Numerose celebrazioni della Pontificia Università Antonianum
per celebrare il Centenario

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L’avvenimento del 1219 a Damietta ha ispirato una tradizione sul dialogo il cui valore per l’attualità diventa sempre più drammaticamente significativo. La Pontificia Università Antonianum si sente responsabile della fecondità di una memoria, che ritiene gravida di effetti benefici per la crisi non solo politica, bensì ambientale, che attanaglia la nostra epoca.
Essa si impegna pertanto a incentivare una riflessione, che avrà per sedi luoghi significativi della presenza francescana di ieri e di oggi, non meno che per una geopolitica della pace e convivenza pacifica tra i popoli.
Francesco d’Assisi che passa le linee dell’esercito crociato, impegnato nell’assedio di Damietta, per recarsi all’incontro con Al-Malik, diventa emblema del superamento di steccati tra popoli, culture, religioni. Nell’incrudelire del primo conflitto mondiale, spettro che nuovamente si aggira minaccioso, alla figura di Francesco, con un atto di interpretazione creativa, viene attribuita la Preghiera Semplice, ripresa durante l’incontro di preghiera per la pace del 1986, ad Assisi, e nuovamente riproposta da papa Francesco in Myanmar.
Evento e interpretazione si fondono, si armonizzano, innescando una reciprocità che merita di essere vagliata, senza preclusioni positivistiche, né derive anacronistiche. La riflessione ecumenica si dimostra pioniera nel cogliere in Francesco l’ideale di una riforma-rinascita umana, sociale, politica, etica ed estetica, che varca i confini confessionali.
fonte OFM.org

Programma del Centenario
• Murcia-Granada,
4-7 marzo 2019: si rifletterà sui linguaggi, la cultura il metodo dell’incontro tra le religioni secondo la prospettiva di Raimodo Lullo.
• Venezia, il 14 marzo 2019, condotta dall’Istituto ecumenico S. Bernardino, avrà luogo una giornata di studi dove si svilupperà l’approfondimento intorno ai nuovi orizzonti della reciprocità interreligiosa ed ecumenica.
• Roma, il 9 aprile 2019, in seno alle tre facoltà della Pontificia Università Antonianum, verrà trattato il tema dell’ospitalità di Al-Malik registrato nella tradizione cristiana.
• Gerusalemme, il 15 maggio 2019, verrà messo a fuoco l’evento stesso dell’incontro tra Francesco e Al-Malik e i suoi sviluppi storiografici.
• Istanbul, il 19 ottobre 2019, verrà considerata l’attualità e il futuro del rapporto islamo-cristiano.

Papa Francesco in questi giorni rimanda al valore dell’evento di 800 anni fa, annunciando nell’incontro con il Corpo diplomatico la programmazione di due viaggi improntati sul dialogo con l’Islam. “Prossimamente – ha affermato – avrò l’occasione di recarmi in due Paesi a maggioranza musulmana, il Marocco e gli Emirati Arabi Uniti. Si tratterà di due importanti opportunità per sviluppare ulteriormente il dialogo interreligioso e la reciproca conoscenza fra i fedeli di entrambe le religioni, nell’ottavo centenario dello storico incontro tra san Francesco d’Assisi e il sultano al- Malik al-Kamil”.
E se in Marocco (30-31 marzo) incontrerà anche il capo dei musulmani del Paese, per il viaggio negli Emirati Arabi Uniti (ad Abu Dhabi dal 2 al 5 febbraio), primo Papa nella Penisola araba, dove parteciperà a un incontro interreligioso sulla “fratellanza umana”, Francesco ha scelto un motto – “Fa’ di me uno strumento della pace” – che è il primo verso della “Preghiera semplice”.