La Chiesa di Bologna si è riunita in festa domenica 13 ottobre per accogliere il neo eletto Cardinale Matteo Maria Zuppi, che ha celebrato solennemente l’Eucarestia nella Basilica di S. Petronio in un vero e proprio abbraccio di tutta la città. Riportiamo di seguito il segno di questo alto intenso momento attraverso alcuni passi dell’Omelia del Cardinale che ci ricordano ciò che è fondamentale: “Siamo incardinati in Cristo

img191 (1)“Oggi è una celebrazione che allarga il cuore di tutti perché in realtà chi accogliamo non è il nuovo cardinale ma la Chiesa nostra madre. La decisione di Papa Francesco riconosce tutta questa bellissima casa comune che è la Chiesa di Bologna e la sua città degli uomini alla quale è intimamente legata, perché ne è l’anima. Il Cardinale aiuta il successore di Pietro – che si ama e al quale si obbedisce sempre, qualsiasi esso sia – nel servizio alla comunione. Questa sera con voi capisco il significato del servizio, perché mi penso e ci pensiamo assieme, perché la Chiesa è una famiglia, che ha un “cuore solo e un’anima sola” e in essa tutto ciò che è mio è tuo. E questi anni mi hanno unito così profondamente a voi e, come sempre avviene nell’amore, ognuno è colui che ama, si pensa con l’amato.
Papa Francesco ha indicato ai nuovi cardinali la compassione come requisito essenziale, atteggiamento del suo cuore, non come atteggiamento occasionale o facoltativo.
Aiutatemi e aiutiamoci a vivere la compassione, che vuol dire stare sempre dalla parte di chi soffre, non essere indifferenti, non abituarsi al dolore. Vuol dire anche pensare e costruire “strutture di compassione”, perché questa diventa intelligenza e anche fraternità tra noi.
C’è solo un cardine: Gesù. Solo “incardinati” in Lui troviamo il senso della nostra vita e possiamo aiutare tutti. Gesù ci cerca e ci aiuta a trovarlo perché come un innamorato ci aspetta al posto dove noi passiamo e sembra che per caso stesse lì ma in realtà voleva proprio noi e trasforma ogni incontro in un momento di amore.
Oggi, desidero rinnovare con voi il patto di amicizia della Chiesa con la città degli uomini, mandato e mandati a vivere il Vangelo con tutti. È la bellissima immagine, tratta da un Codice bolognese, di Gesù che con mani grandi e ferite, segno di un amore vero e fino alla fine, manda ognuno di noi a amare. Guida la nostra Chiesa di Bologna, nelle sue comunità piccole e grandi, e donale tanti figli, per essere un porto di misericordia per tutti, specialmente i poveri, luminosa e attraente, amata dal ministero di ognuno di noi.

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Rinnoviamo a Sua Eminenza il pensiero augurale della Fraternità Francescana Frate Jacopa nel momento della Sua nomina a Cardinale:
“Ecc.za Rev.ma, ci rallegriamo per la chiamata del Santo Padre al Cardinalato che la convoca sempre più nel cuore della Chiesa, alla sua missione di misericordia. Le siamo vicini condividendo nella preghiera e nella lode al Signore questo grande dono alla Chiesa di Bologna e alla Chiesa universale. Con devoto e filiale affetto”.
E ci uniamo ai sentimenti espressi dai rappresentanti dei laici della Diocesi di Bologna nel consegnare il dono della mitria al Cardinale “perché vogliamo essere la Sua gioia e la Sua corona”. Un impegno per cui ci mettiamo in cammino!