Dalla prefazione di Stefano Zamagni

stefano zamagni

Il nuovo libro di Mons. Mario Toso “Cattolici e politica. In un tempo di cambiamento epocale” riprende e rielabora i contenuti di due precedenti edizioni di “Cattolici e Politica” (luglio e dicembre 2018), integrandoli anche con l’introduzione di nuovi capitoli – quali “Cattolici e populismi” e “Buona politica, diritti e bene comune: un trinomio inscindibile per i cattolici”. Il testo è inoltre arricchito dalla Prefazione del Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze sociali, Stefano Zamagni. che parla di capitalismo globale e di responsabilità dei cattolici.

È uscito a luglio il saggio «Cattolici e politica. In un tempo di cambiamento epocale», del Vescovo di Faenza-Modigliana Mario Toso, con la Prefazione del presidente della Pontificia Accademia delle Scienze sociali Stefano Zamagni. «Dopo la teorizzazione della diaspora, che si è progressivamente trasformata in irrilevanza è, forse, giunta l’ora – questa la tesi di Toso – di un rinnovato impegno dei cattolici in politica».
«I capitoli di questo saggio – sottolinea Zamagni nella Prefazione – trattano da prospettive diverse, ma convergenti, quelle che sono le sfide che la Dottrina sociale della Chiesa deve oggi saper raccogliere nei riguardi di quel nuovo modello di ordine sociale che è il capitalismo globale. Si tratta di contrastare l’avanzata della nuova legge di Gresham: l’etica cattiva scaccia dalle nostre società di mercato l’etica buona, perché i “cattivi”, pur non riuscendo a vincere sul lungo periodo, prosperano invece nel breve termine.
Bisogna, allora, agire affinché durante la traversata dal breve al lungo periodo non accada che troppo alti siano i costi sociali che si vengono a determinare.
Non basta affatto insistere – come taluno continua a credere, anche in ambito cattolico – sul comportamento virtuoso delle persone singole; oggi sappiamo che occorre combattere contro le strutture di peccato, come le ha chiamate Giovanni Paolo II. Si tratta, dunque, di operare perché questo avvenga, e in fretta».
“L’appello accorato che viene da queste pagine di Toso – prosegue Zamagni – è come quella «voce» che costringe a sciogliere le cime e ad avventurarsi in mare aperto: solo così si può vincere la violenza conservatrice dell’esistente.
Ma per contribuire alla significatività e all’incidenza della presenza dei cattolici in politica bisogna prendere di petto due questioni: l’urgenza di elaborare una nuova cultura politica e una nuova progettualità.”
“ Ebbene l’iniziativa di riprendere il cammino, tornare ad elaborare un pensiero pensante in ambito politico, trae ispirazione da questo fatto: creare una convergenza tra le diverse espressioni del mondo cattolico su un progetto politico trasformazionale.
Quando si vivono tempi normali la strategia che si raccomanda è quella delle riforme; quando si vivono epoche straordinarie come quella attuale, le riforme servono molto a poco, perché quel che occorre fare è cambiare interi pezzi della macchina, e non già aggiustarla qua e là per tamponarne le falle.
Si tratta di cambiare quei blocchi che all’interno della società impediscono una evoluzione verso quella prospettiva che la Dottrina Sociale della Chiesa chiama del bene comune ovvero della prosperità inclusiva.
Noi siamo sicuramente per la prosperità, ma per una prosperità che includa tutti e non solo alcuni come attualmente sta avvenendo”.