verbjpegIl 24 e 25 maggio abbiamo vissuto un fine settimana fraterno tra le Fraternità di Bologna e Verbania. In questa occasione abbiamo proposto un piccolo convegno rivolto anche al territorio locale. L’incontro, organizzato per sabato pomeriggio, ha visto la partecipazione di una quarantina di persone e si centrava su temi che come francescani ci vedono impegnati ormai da anni.
In linea con la Scuola di Pace nazionale lo slogan del convegno era “Custodia dell’uomo, Custodia del Creato”.
La prima relazione è stata tenuta dal Dott. Rosario Lembo, presidente del CICMA, sul tema: “Garantire ad ogni uomo l’utilizzo dei beni comuni”.
Ha affrontato il problema della difesa dei beni primari riconosciuti anche a livello mondiale come diritto acquisito per ogni uomo della terra acqua e cibo. Purtroppo molte volte questi diritti non vengono difesi e le belle intenzioni restano solo sulla carta perchè entrano in gioco i poteri economici e politici e prima dell’uomo vengono i guadagni e l’impero finanziario. Le sue provocazioni ci hanno stimolato ad essere attenti e vigili sulle nostre scelte quotidiane, ad avere antenne per discernere quali sono le scelte a livello nazionale e mondiale che possano essere a difesa dei beni della terra in un’ottica di ridistribuzione equa.
Anche l’EXPO di Milano potrebbe essere un’occasione preziosa per far conoscere e sensibilizzare le persone a prendere posizione contro la privatizzazione a scopo di lucro dei beni a cui tutti hanno diritto di accedere: oltre al cibo e l’acqua anche le fonti di energia. Il dibattito che ne è seguito è stato stimolante e ha permesso al Dott. Lembo di ampliare ulteriormente la sua relazione e ci ha aiutati a essere più consapevoli di quanto la responsabilità personale sia importante in questa battaglia in difesa dei diritti umani e dei beni della terra.
La relazione successiva: “Percorso francescano per costruire e custodire il bene comune”, ci ha riportati nella sfera prettamente francescana e il Prof. Antonio Petagine (Università Cattolica) con il suo innato entusiasmo ci ha trascinati in una lettura profonda delle origini della custodia del bene comune in ambito francescano.
Partendo da personaggi a noi noti come Scoto, Olivi… si è soffermato su Raimondo Lullo e, analizzando la sua opera Blaquerna, ha messo in evidenza come i protagonisti del romanzo siano modelli e promotori di un pensiero di bene comune e come poterlo attuare in un contesto di vita sociale.
Ci ha affascinati moltissimo questo modo di leggere la realtà del custodire e il Prof. Petagine ci ha invitati a difendere e a portare il valore della costruzione del bene comune come una peculiarità del francescanesimo e rendere visibile la possibilità di poterlo vivere. L’incontro si è rivelato molto interessante e arricchente. Dobbiamo ringraziare di cuore i due relatori che hanno insieme completato un quadro che ci permette di avere chiaro il nostro cammino e percorso nella difesa e costruzione del bene comune in una società come la nostra.lembojpeg
La giornata si è conclusa con la celebrazione dell’eucaristia e con una passeggiata panoramica lungo il lago. Domenica mattina ci siamo imbarcati con il battello e siamo andati a visitare l’eremo di s. Caterina del Sasso risalente al 1200. Fu costruito in seguito ad un voto fatto da un mercante che stava annegando in mezzo ad un nubifragio a s. Caterina del monte Sinai; avuta la grazia della salvezza della vita abbandonò tutto e si ritirò su questa roccia vivendo come eremita. È un luogo di meta turistica e non solo, l’atmosfera che si respira apre alla preghiera.
Le nostre Fraternità infine hanno condiviso, dopo il pranzo, un momento di riflessione comune sul futuro e sulle possibilità presenti ma il dono della fraternità è risultato il bene più prezioso da custodire e difendere. Con i saluti ci siamo augurati …buon lavoro!!!!.

Maria Rita Rotondi