riscaldamento globaleÈ stata pubblicata la traduzione italiana di “Drawdown: Il piano più completo mai proposto per invertire il corso del riscaldamento globale”, di Paul Hawken (a detta di Clinton il più importante ambientalista americano), best-seller del New York Times. Il libro è stato definito la risposta della scienza all’Enciclica “Laudato Si’: sulla cura della casa comune” di Papa Francesco ed è il testo base del “Project Drawdown” www.drawdown.org, un progetto mondiale: 200 ricercatori di tutto il mondo propongono 100 soluzioni per risolvere la crisi climatica.

Il libro è già stato pubblicato in Francia, Germania, Olanda, Brasile, Kuwait, Ungheria, Corea, Vietnam, Cina, ed è all’11ª ristampa negli Stati Uniti. Queste sono le parole di Paul Hawken: “Per la prima volta in assoluto una coalizione internazionale di ricercatori si è unita per offrire soluzioni realistiche e avanzate ai cambiamenti climatici. Tutte le soluzioni presentate, se distribuite collettivamente su scala globale nei prossimi trent’anni, potrebbero rallentare il riscaldamento della Terra e anche raggiungere il “drawdown”: il punto in cui i gas serra nell’atmosfera raggiungono il picco e iniziano a ridursi. Consideriamo il riscaldamento globale non come un’inevitabilità, ma come un invito a costruire, innovare e fare cambiamenti, un percorso che risveglia la creatività, la compassione e il genio. Questa è l’agenda umana.
Quindi cosa aspettiamo?”.
E questo è il commento di Paul Hawken all’Enciclica: “Quando Papa Francesco scrisse la “Laudato Si’”, è come se fosse stato sollevato un velo dal linguaggio che tendeva ad oscurare la realtà. Al problema del riscaldamento globale viene data una dimensione pienamente umana, premurosa e attenta, un messaggio dal cuore, soffuso di compassione e inflessibile nella sua analisi delle cause”. Drawdown è un testamento per il crescente flusso di Umanità che capisce l’enormità della sfida che affrontiamo ed è disposta a dedicare la propria vita per un futuro di gentilezza, di sicurezza e di rigenerazione. È stato definito un atlante o un sussidiario, ed è già stato adottato in moltissime scuole negli Stati Uniti, cosa che ci auguriamo possa avvenire anche in Italia.
Dice ancora Paul Hawken: “Rimaniamo un’organizzazione di apprendimento. Il nostro ruolo è raccogliere informazioni, organizzarle in modi utili, distribuirle a chiunque, e fornire a tutti i mezzi per aggiungere, modificare, correggere ed estendere le informazioni che trovate qui e su www.drawdown.org. Ogni modello che si proietta oltre i trent’anni sarà altamente speculativo. Tuttavia, riteniamo che i numeri siano ragionevoli e accoglieremo favorevolmente i vostri commenti e input. Speaker del Progetto tengono conferenze in tutto il mondo e questo perché solo un progetto mondiale che parta dal basso e veda la partecipazione di quanti più soggetti possibile può dare una risposta efficace al gravissimo problema del riscaldamento globale. Impegnarsi a rallentare o eliminare le emissioni è necessario, ma insufficiente. Se stai percorrendo la strada sbagliata, sei ancora sulla strada sbagliata anche se rallenti (sarebbe come guardare Thelma e Louise al rallentatore…).
Il termine ”DRAWDOWN” o “abbattimento” o “diminuizione” è convenzionalmente usato per descrivere la riduzione delle forze militari, dei profitti da capitale o dell’acqua dai pozzi. Qui lo usiamo in riferimento alla riduzione della quantità di carbonio nell’atmosfera. Tuttavia, c’è un motivo ancora più importante per l’uso della parola: DRAWDOWN indica un obiettivo che è stato finora assente nella maggior parte delle conversazioni sul clima: l’unico obiettivo che ha senso per l’Umanità è quello di invertire il corso del riscaldamento globale, e se i genitori, gli scienziati, i giovani, i leader e noi cittadini non nominiamo l’obiettivo, ci sono poche possibilità che possa essere raggiunto”.
Peter Kareiva, Direttore dell’Istituto per l’Ambiente, UCLA, ha detto: “Questo è il libro di testo ideale per le scienze ambientali, solo che è troppo interessante e stimolante per essere chiamato un libro di testo”.
Nella sua presentazione al testo, Stefano Boeri afferma: “La sfida ambientale porta con se la consapevolezza che il mondo che potremo costruire sarà migliore, più equo, più bello”. Ricordiamo anche le prefazioni di Vincenzo Balzani, Michele Lanzinger e Andrea Segrè.

A cura di Massimo Brundisini