Domenica 29 maggio si è tenuto un incontro di formazione regionale a Torino coordinato da Maria Cinato. Relatore guida della giornata P. Lorenzo Di Giuseppe che ha presentato il tema del battesimo, scelto come fonte di riflessione per il prossimo anno, dai referenti della Fraternità Frate Jacopa riuniti a Roma ad inizio del 2011, tema che il Santo Padre ha posto centralmente nel suo messaggio per il tempo quaresimale. Se credevamo di ben conoscere il significato del sacramento che ci ha introdotti alla vita cristiana nella Chiesa, col procedere del discorso di P. Lorenzo abbiamo capito che potevamo fare un salto di qualità: dalla “tradizione” alla consapevolezza.

Egli ha operato in noi quello “squarcio” trasfigurante che ci ha permesso di vedere la realtà vera del Battesimo, che noi già abbiamo dentro: già siamo figli del Padre, fratelli di Cristo, casa dello Spirito Santo. Abbiamo la vita di Dio in noi, partecipiamo della Resurrezione del nostro fratello Gesù Cristo, liberati dal peccato intraprendiamo una vita nuova, come scrive S. Paolo “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me”. Impareremo a percorrere, con l’aiuto e le riflessioni sul testo, giorno per giorno la nostra strada, insieme con gli altri fratelli, per riflettere sulla nostra dignità di battezzati, chiamati ad essere mediatori tra l’umanità e Dio, a servizio del bene, liberi nel dominio su noi stessi, annunciatori e testimoni “prossimi” all’umanità e alle opere della Creazione.

Abbiamo chiesto di essere aiutati a procedere sulla via tracciata da Gesù Cristo, la via dell’umiltà, della povertà volontaria, dell’abbassamento, percorsa da Francesco per l’intera sua vita. P. Lorenzo ha messo in relazione la formula del Rito del Battesimo con la via francescana: Dio onnipotente ti ha fatto rinascere unendoti al suo popolo, Egli stesso ti consacra col crisma di salvezza perchè, inserito in Cristo Sacerdote Re e Profeta, tu sia membro del suo corpo. Basta ricordare a questo proposito il cap. 6 della Regola: “Sepolti e resuscitati con Cristo nel Battesimo che li rende membri vivi della Chiesas, … si facciano testimoni e strumenti della sua missione tra gli uomini, annunciando Crito con la vita e con la parola”.

A cura di Maria Rosa Caire