Lettera da Assisi

folijpegUna serie di vicissitudini, mi ha impedito di essere a Roma all’atteso incontro della Scuola di Pace su “Fraternità, fondamento e via per la pace”. Forse dovevo essere qui in Assisi per vivere un po’ più da vicino un evento molto importante per il mondo francescano: festeggiare, come Santa, Angela da Foligno.
La Beata Angela l’ho “incontrata” per la prima volta tanti anni fa quando, protetta da una teca di cristallo speciale, era stata portata nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e poi in Assisi a San Francesco. Non la conoscevo se non di nome questa figura di donna speciale e nemmeno ora posso dire di conoscerla, mi ci sono avvicinata solo un pochino di più.
Nobildonna folignate, ricca, bella, gaudente, sposata, madre di più figli, Angela (1248-1309) nella piena maturità, a circa 37 anni, inizia un cammino di conversione e di penitenza sulle orme del Poverello di Assisi.
Benedetto XVI, nell’udienza del 13 ottobre 2010, parlando dei fattori che hanno inciso sul mutamento radicale di Angela dice: “Alcuni avvenimenti, come il violento terremoto del 1279, un uragano, l’annosa guerra contro Perugia e le sue dure conseguenze incidono nella vita di Angela, la quale progressivamente prende coscienza dei suoi peccati, fino ad un passo decisivo: invoca san Francesco, che le appare in visione, per chiedergli consiglio in vista di una buona Confessione generale da compiere. Siamo nel 1285, Angela si confessa da un Frate a San Feliciano. Tre anni dopo, la strada della conversione conosce un’altra svolta: lo scioglimento dai legami affettivi, poiché, in pochi mesi, alla morte della madre seguono quelle del marito e di tutti i figli. Allora vende i suoi beni e nel 1291 aderisce al Terz’Ordine di San Francesco.”
Il frate confessore di cui si parla è molto probabilmente Fra Arnaldo che divenne suo direttore spirituale ed estensore del “Memoriale”, parte del “Liber”, che ci conserva l’esperienza straordinaria di questa Santa.
Attorno ad Angela, che aveva fatto la scelta di restare nel mondo come terziaria, si creò un cenacolo di persone come lei seguaci di San Francesco nella via dell’umiltà, della povertà, della carità. Sono trenta i passi della esperienza di perfezione di Angela dal momento del suo ritorno a Dio fino alle più alte sfere della vita mistica. Attingendo ancora da Benedetto XVI possiamo dire che “Nell’itinerario spirituale di Angela il passaggio dalla conversione all’esperienza mistica, da ciò che si può esprimere all’inesprimibile, avviene attraverso il Crocifisso.
E’ il “Dio-uomo passionato”, che diventa il suo “maestro di perfezione”. Tutta la sua esperienza mistica è, dunque, tendere ad una perfetta “somiglianza” con Lui, mediante purificazioni e trasformazioni sempre più profonde e radicali. In tale stupenda impresa Angela mette tutta se stessa, anima e corpo, senza risparmiarsi in penitenze e tribolazioni dall’inizio alla fine, desiderando di morire con tutti i dolori sofferti dal Dio-uomo crocifisso per essere trasformata totalmente in Lui … Dalla conversione all’unione mistica con il Cristo crocifisso, all’inesprimibile. Un cammino altissimo, il cui segreto è la preghiera costante.”
Solenni sono state le celebrazioni, tanti i fedeli che sono accorsi ad omaggiare la nuova Santa folignate. Ho raccolto la testimonianza di una amica francescana che ha partecipato alla Santa Messa di proclamazione della Santità di Angela di Foligno. “…
Ho scoperto con meraviglia e stupore una donna così vera, così attuale, così vicina, così umana e allo stesso tempo così mistica. Mi è sembrato di comprendere ancora di più quanto il nostro Dio ci ami e come l’incontro con il Suo Amore riesca a trasformare piano, piano, a tappe e poi radicalmente la nostra vita. Angela si è lasciata modellare, ha permesso al Signore di entrare nel profondo del suo cuore e di sconvolgere la sua vita sociale ed interiore cambiando radicalmente. Il suo cammino verso Dio è iniziato tardi ma è avvenuto con una profondità straordinaria. Con il suo esempio di vita, Lei ci insegna che Dio viene nell’imprevedibilità e quando incontra l’uomo, lo prende totalmente, lo rapisce facendolo sprofondare nell’abisso dell’Amore.
Angela mi ha aperto gli occhi e mi ha fatto capire che nulla viene a caso per un cristiano, il Signore si può incontrare in ogni momento, in ogni occasione, in ogni sofferenza, in ogni fratello, in ogni cosa, anche una serie di eventi, circostanze possono condurti a Lui. Come S. Francesco d’Assisi Angela guardava il creato come manifestazione più evidente di Dio. La vita di Angela, la sua conversione è per me un invito alla speranza per noi piccoli uomini e donne sempre alla ricerca e sempre in cammino e S. Angela ci insegna che con la preghiera e la fede arriveremo alla vetta agognata la luce. Durante la celebrazione ogni tanto volgevo il mio sguardo verso il corpo di S. Angela ed ho notato, poco distante da Lei, un bellissimo presepe. Questa disposizione non mi è sembrata casuale ma è stato un modo per dirci se seguite il mio insegnamento vi condurrò verso l’Altissimo. Angela, quindi, mi è apparsa come la stella cometa luminosa e brillante che ha condotto i pastori alla capanna. Lei è la Stella che condurrà anche noi in quella Santa Capanna”.
Domenica 5 gennaio, ho deciso di andare sul presto a Foligno, proprio nella Chiesa dove è custodito il corpo di Santa Angela.
Il cielo è scuro ma ancora non piove, il Rosario accompagna il mio percorso in macchina. Arrivo alla Chiesa di San Francesco, Santuario di Sant’Angela. È in penombra l’interno, a sinistra sull’altare un’urna con dentro la Santa e davanti una cascata di fiori. C’è solo una persona immersa nella preghiera del Breviario, seduta proprio lì davanti all’urna, penso sia un sacerdote. Mi inginocchio ed inizio a pregare e Le chiedo di intercedere per le tante situazioni di difficoltà che coinvolgono i miei cari, gli amici, i conoscenti; le raccomando in modo speciale anche i terziari francescani e il Terz’Ordine tutto, Lei sa! Un pensiero per il Santo Padre, per i Sacerdoti… un lungo elenco che Lei già conosce. Iniziano ad arrivare alcune persone e scopro che si può andare vicino all’urna della Santa passando sul retro dell’altare; due scalini, uno spazio di sosta dietro l’urna, la possibilità di toccarla con la mano.
Sul retro di un’ immagine, che ritrae la Santa con un Angelo, una preghiera del Vescovo di Foligno Gualtiero Sigismondi (riportate su questa pagina). Per il pomeriggio avevamo fissato l’incontro di Fraternità, della nostra piccola Fraternità Frate Jacopa; ebbene abbiamo parlato di Santa Angela da Foligno leggendo anche dei brani tratti dal libro di Domenico Alfonsi “La figlia dell’estasi” che avevo ricercato e ritrovato tra i miei libri.

Amneris Marcucci

PREGHIERA A SANTA ANGELA


angelajpegAngela, con meraviglia nuova sentiamo l’eco del tuo nome nelle litanie dei Santi; nella tua vita riconosciamo l’iniziativa mirabile dell’amore di Dio, “origine e fonte di ogni santità”, e con entusiasmo sincero invochiamo la tua intercessione. Tu hai sperimentato che “niente è più infido del cuore”, abisso insondabile; aiutaci a credere che “Dio è più grande del nostro cuore e conosce ogni cosa”. Tu hai avvertito la tristezza del peccato e la ricchezza della divina misericordia; ottienici di portare frutti di vera conversione: “l’umiltà, la pazienza, la mansuetudine”. Tu hai scoperto all’ombra della Croce che il dolore è il sigillo dell’amore; donaci di essere “lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera”. Tu hai percorso il sentiero d’alta quota della mistica, trovando riparo alla mensa pasquale dello “stupore eucaristico”; rendi il nostro cuore “semplice, umile e libero”. Tu hai temprato “la tenerezza femminile con un coraggio virile”; dacci la forza di seguire il Signore e di servire la Chiesa, sua Sposa, nella fedeltà di una dedizione totale. Tu hai meritato il titolo di “maestra dei teologi”, ricercando “l’armonia tra la sapienza umana e la verità rivelata”; concedici di “raffinare al fuoco il cuore e la mente”. Tu hai seguito i passi di san Francesco d’Assisi, “uomo cattolico e tutto apostolico”; ravviva in noi lo slancio missionario degli inizi della predicazione del Vangelo. Angela, nel firmamento dei Santi brilla la tua luce che ci protegge, ci istruisce e ci guida; nella tua testimonianza di fede il Signore “ci offre un esempio, nell’intercessione un aiuto, nella comunione di grazia un vincolo di amore fraterno”.

+ Gualtiero Sigismondi, Vescovo di Foligno