vescovo pÈ comparso, in Basilica S. Maria degli Angeli, il nuovo Vescovo, nella navata centrale che porta alla Porziuncola, con gli occhi chini, con il volto radioso; è ripassato poi, ad inizio celebrazione, con tanti Prelati, con il Ministro Generale dell’Ordine dei Frati Minori, con il Ministro Provinciale, con il Vescovo di Assisi Domenico Sorrentino (Ordinante principale).
Dagli schermi si segue il corteo, poi l’inizio della Santa Messa, le parole del Vescovo Domenico: la grazia grande sotto lo sguardo dell’Immacolata… lo Spirito Santo che farà Vittorio pastore di Tortona…
Il dono delle letture la prima tratta dalla Genesi (3,9- 15,20), la seconda dalla lettera di San Paolo agli Efesini (1,3-6.11-12), il Vangelo tratto da Luca (1,26- 28) e, a seguire, la presentazione dell’Eletto con la lettura del mandato del Papa da parte del Ministro Provinciale dei Frati Minori.
Nell’omelia il Vescovo ha anche ricordato al “caro P. Viola” che attraverso di lui Cristo si farà presente alla Chiesa di Tortona; l’ha ringraziato poi “per quello che sei stato e per quanto mi hai dato”; bello il riferimento a “due marce in più“: la spiritualità francescana e l’affetto che nutre per lui Papa Francesco.
P. Viola si è poi portato davanti all’Altare per rispondere alle interrogazioni: un “Sì lo voglio!” forte, limpido, deciso; “Sì, con l’aiuto di Dio, lo voglio!”. Si è poi inginocchiato, si è prostrato a terra, con le braccia aperte, è iniziato il canto delle Litanie dei Santi. Si è alzato, poi, si è inginocchiato ai piedi del Vescovo che gli ha imposto le mani e così hanno fatto anche gli altri Vescovi; gli è stato posto sopra il capo il libro dei Vangeli aperto ed è stato unto con il Sacro Crisma; e poi “ricevi l’anello”“ricevi il Vangelo““ricevi la mitria”“ricevi il pastorale”… si è poi seduto con la destra appoggiato al pastorale. Il coro ha intonato “lo Spirito del Signore è su di te” ed è seguito l’abbraccio a tutti i Vescovi.
È proseguita con il Credo la Santa Messa, con intensa partecipazione. Dopo l’Eucarestia il Vescovo Viola, benedicente, è ripassato in mezzo a tutta l’Assemblea con la mitria ed il volto raggiante e commosso. Eravamo proprio lì, in fondo alla Basilica, ma ad un passo da Lui che ci dava, in quel momento, la sua benedizione.
Non era finita la Santa Messa, c’erano ancora i saluti e i ringraziamenti; quello del Ministro Generale dei Frati Minori P. Michael Perry, quello del Ministro Provinciale P. Claudio Durighetto e, per ultimo, il saluto del Vescovo di Tortona,Viola, che ha esordito con un“Signore bello bello! Sei bellissimo! C’è un punto centrale della mia esistenza che è la sua presa di possesso di me, nello spazio creato dalla mia, almeno desiderata, consegna; il modo con il quale il Signore ha voluto prendere la mia vita…”.

Era pomeriggio di domenica 7 dicembre, inizio della Festa dell’Immacolata. Nella grazia della partecipazione al gioioso evento, abbiamo innalzato al Signore la gratitudine di tutta la Fraternità Francescana Frate Jacopa.
Il Vescovo Vittorio Viola uscirà dalla terra di Assisi per l’insiedamento nella Sua Diocesi di Tortona domenica 14 dicembre. Lo accompagniamo nel Suo Ministero con la nostra fraterna preghiera.
Sul sito www.porziuncola.org il resoconto dell’intera celebrazione.

Note di Amneris Marcucci e Argia Passoni

SIGNORE, BELLO, BELLO, SEI BELLISSIMO
Dal testo delle prime parole del neo consacrato Vescovo di Tortona

Signore, bello, bello, sei bellissimo.
stemmaC’è un punto centrale nella mia esistenza che è la Sua presa di possesso di me, nello spazio creato dalla mia – almeno desiderata – consegna.
Il modo con il quale il Signore ha voluto prendere la mia vita è la celebrazione del sacramento dell’Ordine sigillo per me della conferma dei mio battesimo […]
Penso all’ordinazione come un’unica azione sua in me, a tre riprese, a tre immersioni successive, graduali, distinte e connesse, perché io potessi assorbire sempre più in profondità lo Spirito del Signore e la sua Santa operazione in me; ed io ad imparare una docilità, sempre totale nel desiderio, sempre limitata nella realtà della mia debolezza.
Tre immersioni – il diaconato, il presbiterato, l’episcopato – che sono grazia assoluta, misericordia allo stato puro, rese possibili dentro un “eccomi”:
quello della mia professione solenne, qui, alla Porziuncola.
Come sei bella Porziuncola. Come sei bella, piccolina, piccolina.
Come Maria. È dentro quel non volere trattenere nulla di me per essere accolto da Colui che a me totalmente si è offerto, che è stato custodito l’eccomi del mio essere presbitero, il vero segreto della mia vita.
Un eccomi che contiene il tutto della mia consegna a Lui, talmente pieno che nell’ordinazione episcopale non deve nemmeno essere ripetuto, ma solo ricordato: in forza di quell’eccomi la Chiesa sa che può disporre di me e mi ha presentato a Dio chiedendogli di farmi vescovo.
Misericordia allo stato puro. Tu sei il Padre delle misericordie.
E qui comprendo qualcosa di più di quell’eccomi.
Quando il Signore ci chiama non descrive i dettagli del suo progetto: non avremmo la forza di reggerlo.
Ci dice il titolo e, poi, ci chiede di fidarci di Lui: non scegliamo un progetto, ma il Progettista, è un’altra cosa.
Signore, bello. Maria Vergine, anche in questo tu sei esperta, bella.
La mia ordinazione episcopale è l’inizio di un nuovo capitolo del libro della mia vita.
Ma non confondiamoci: siamo sempre nella prefazione, sì, perché il libro inizia con la morte.
Francesco, bello. Il tuo Transito. E le pagine non si conteranno perché dovranno raccontare l’eternità in Dio.
E – come è noto – Lui che è l’Autore e l’Editore non ha problemi né di spazio né di tempo […]
Signore Gesù, vivo, vivo, vivo, amore mio.