comujpegSpesso ci si lamenta del fatto che i social network divengano luogo di insulto o di calunnia o, comunque, di una comunicazione degradata e sterile. Per questo, si invocano regole rigide e “dure” che combattano e contrastino eccessi e violazioni del confronto civile. In realtà, molte leggi e norme sono già presenti. Potranno anche essere riviste e/o estese. Ma il vero tema che deve essere posto al centro del dibattito è la costruzione di un ecosistema e di uno stile di presenza sui social network che inducano e promuovano un modo maturo di dialogare e partecipare. Prima ancora delle regole o del dettato di legge, è lo stile di chi gestisce un blog o risponde (o non risponde) ad un commento o ad un tweet che induce comportamenti più o meno maturi e rispettosi. Si possono al limite controllare gli eccessi, ma non si può imporre in modo dirigistico la virtù. I social network devono quindi svilupparsi secondo una ecologia della comunicazione dove i diversi attori contribuiscono in modo attivo al consolidarsi di rapporti maturi e costruttivi. È un’altra sfida straordinaria che può certamente contribuire ad un sostanziale cambio di passo nella qualità del nostro stare insieme.

(Piercarlo Maggiolini docente di Deontologia ed Etica delle tecnologie dell’informazione al Politecnico di Milano)