Speciale “Insieme per l’Europa”

Discorso tenuto da Luigino Bruni, docente di Economia Politica, Università di Milano-Bicocca, in occasione della Giornata Insieme per l’Europa.

L’Europa è stata la terra sulla quale è fiorita leconomia di mercato, con un contributo decisivo del cristianesimo, e dei suoi carismi (basterebbe pensare al solo monachesimo). Oggi questa economia di mercato vive in Europa una profonda crisi, dovuta a due principali fattori: innanzitutto il peso eccessivo che la finanza speculativa ha assunto in rapporto alleconomia reale: la finanza è civile finché è sussidiaria (al servizio) delleconomia reale; diventa incivile e dannosa quando il rapporto si inverte, e beni, servizi, ambiente e lavoratori vengono asserviti e strumentalizzati dai capitali speculativi.

Una seconda causa è una cultura fondata sul consumo, che tende a trasformare i beni, anche quelli relazionali, in merci, e così a marginalizzare il lavoro umano. Ecco perché alla radice di questa grave crisi cè un deficit antropologico, etico, relazionale e quindi spirituale. Che fare allora? Occorrono molte cose nuove. Comunità e Movimenti cristiani e i loro carismi hanno però un contributo specifico da dare, e a più livelli.

Innanzitutto c’è il livello della testimonianza e della vita quotidiana: l’Europa, grazie ai tanti carismi vivi in essa, è già popolata di donne e uomini che testimoniano stili di vita sobri, amanti dellambiente, che sanno condividere i beni e usarli come ponti di comunione e di comunità. Tutto questo cè già, ma oggi lurgenza dei tempi ci spinge a fare di più, e a farlo di più insieme. Questo primo livello vitale è la base di tutti gli altri, che sono le nuove forme di finanza etica, il consumo critico solidale, le cooperative, le imprese sociali. A questo proposito, significativo è il progetto dellEconomia di comunione, che nato nel 1991 per iniziativa di Chiara Lubich oggi riscuote lattenzione di molti imprenditori, lavoratori, ed economisti di vari movimenti cristiani, in tutti i continenti.

Questa esperienza pilota, ancora in seme, lancia un messaggio forte al sistema capitalistico: dice che la vera natura dellimpresa è generare comunione, e che il profitto ha una vocazione sociale e quindi va condiviso. Essa ci dice che limpresa oggi non fa abbastanza per il Bene comune se si accontenta di pagare le tasse e rispettare le leggi, e delegare allo Stato o ai filantropi tutto il resto. Non basta più: limpresa deve usare la ricchezza per la creazione di lavoro e non per la speculazione, per la formazione dei giovani e per progetti a vantaggio degli esclusi.

La povertà è sempre il grande criterio su cui misurare il Bene comune: se vuoi sapere se una società è giusta, guarda come tratta i più poveri. È un messaggio forte perché dice che usciremo da questa crisi ripensando non solo la funzione della finanza ma anche la natura dellimpresa e del profitto. È questo il principale messaggio di questa crisi economica, se vogliamo ascoltarlo e raccoglierlo.

Rilanciando e annunciando una economia come comunione diamo e daremo il nostro apporto ad una finanza e ad una economia di comunione, alleate e amiche del Bene comune. I carismi cristiani hanno contribuito a far nascere la prima economia di mercato: oggi possono e quindi devono dare il loro essenziale contributo per farla rinascere.