Turismo e avvicinamento delle culture | ilcantico.fratejacopa.net

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Sull’importanza del turismo per l’incontro fra le diverse culture del mondo e come occasione di annuncio “chiaro ed esplicito di Gesù Cristo”, si sofferma il Messaggio del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, pubblicato in vista della Giornata Mondiale del Turismo (27 settembre 2011) sul tema “Turismo e avvicinamento delle culture”. Ai nostri tempi più di novecento milioni di persone compiono viaggi internazionali, sottolinea il testo, per cui il turismo si presenta anche come una “attività che abbatte le barriere che separano le culture e promuove la tolleranza, il rispetto e la mutua comprensione”.

Il turismo quindi è occasione privilegiata per favorire “sia l’incontro che il dialogo, giacché mette in contatto con altri luoghi, altre tradizioni, altri modi di vivere, altre forme di vedere il mondo e di concepire la sua storia”. Per raggiungere questo obiettivo è tuttavia necessario anzitutto “saper ascoltare, voler essere interpellati dall’altro, voler scoprire il messaggio che si cela in ciascun monumento, in ogni manifestazione culturale, su una base di rispetto, senza pregiudizi né esclusioni, evitando letture superficiali o parziali”. Alla pastorale del turismo è quindi affidato il compito “di educare e preparare i cristiani affinché l’incontro delle culture, che può realizzarsi nei viaggi, non sia un’opportunità persa, ma serva come arricchimento personale, che aiuti a conoscere l’altro e a conoscere se stessi”.

Il Messaggio prosegue: “Poiché siamo coscienti che la Chiesa ‘esiste per evangelizzare’, dobbiamo domandarci costantemente: come accogliere le persone nei luoghi sacri in modo che ciò le aiuti a conoscere e amare di più il Signore? Come facilitare un incontro fra Dio e ciascuna persona che giunge lì?”. A questi interrogativi il testo risponde evidenziando l’importanza di un’accoglienza adeguata, che si manifesta in forme diverse, dalla disponibilità all’ascolto all’accompagnamento durante il soggiorno. Inoltre per “favorire il dialogo interculturale e porre il nostro patrimonio culturale al servizio dell’evangelizzazione, è conveniente adottare una serie di iniziative pastorali concrete”, tra cui “l’elaborazione di itinerari turistici che offrano la visita ai luoghi più importanti del patrimonio religioso-culturale della diocesi” e curare la formazione spirituale e culturale delle guide turistiche. “Non possiamo rassegnarci a concepire la visita turistica come una semplice pre-evangelizzazione – ribadisce il Messaggio –, ma dobbiamo avvalercene come piattaforma per realizzare l’annuncio chiaro ed esplicito di Gesù Cristo”.

(SL) (Agenzia Fides 09/07/2011)