Pasqua 2012 | ilcantico.fratejacopa.net

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Non cercate tra i morti
colui che è vivo
Egli è risuscitato (Lc 24, 5.6)

Cristo nostra Vita è risorto!
Egli è l’unica Risurrezione
dalle nostri morti:
dai limiti della nostra miseria,
alla Grandezza cui Lui ci eleva;
dal grigiore delle nostre apparenze,
alla Bellezza che splende per Lui;
dal gelido dei nostri odi,
all’Amore senza limiti che è Lui;
dalle paludi del nostro contendere,
alla calda Amicizia che è in Lui;
dalle nefandezze delle nostre guerre,
alla Pace che è solo dono in Lui,
dall’inganno delle nostre conquiste,
al Progresso vero ispirato da Lui,
dalle effimere autoaffermazioni,
alla Libertà che solo Lui può donare;
Dal peccato che soffoca
il nostro Essere
a Lui che è la nostra Vita!

Buona Pasqua!

Ascoltando con molta attenzione e aprendo bene gli occhi si percepisce un movimento tenue e allo stesso tempo incessante che nel creato avanza verso la vita nuova, verso le gemme, verso i fiori, verso il verde nuovo, verso la luce. C’è anche un cammino nell’intimo delle persone, che è una invocazione che sale verso l’attesa di un rinnovamento profondo, verso rapporti veri nelle famiglie, verso una purificazione nel sentire e nel parlare tra persone impegnate nella stessa professione, tra responsabili della vita sociale. Possiamo dare un nome a questo movimento universale: è l’attesa della Pasqua!

Dappertutto si avverte l’urgenza a trovare un’uscita da situazioni impossibili e disumane che le cronache quotidiane ci pongono davanti. È esperienza quotidiana di tutti noi essere dentro una lotta tra la morte e la vita: la notizia inaspettata di una grave malattia di un amico, la strage di bambini e di innocenti, il naufragio di un barcone che rovescia in mare centinaia di persone, la stessa fatica della vita tra sofferenze, fallimenti, delusioni, umiliazioni; sembra che la morte mandi il suo fiato pesante sul collo di tutti noi e che da un momento all’altro possa pararsi davanti a noi. E tutti noi desideriamo la vita, siamo in cammino verso la vita; e la Pasqua è promessa di vita. La lotta tra morte e vita è vissuta in modo estremo da Gesù: in Lui “morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello. Lui, Signore della vita era morto; ma ora, vivo, trionfa”.

La morte fu sconfitta e noi che mai saremmo stati capaci di sconfiggere la morte con le nostre forze, possiamo partecipare alla sua vittoria sulla morte, possiamo accogliere in noi la sua vittoria sulla morte come qualcosa che ci appartiene. Ma come Gesù ha sconfitto la sua e la nostra morte e perverse, persone, gruppi e nazioni intere hanno calpestato la dignità della persona umana, cercando di distruggerla con un accanimento che giustamente abbiamo detto “satanico”. Ed anche nelle cronache quotidiane troviamo avvenimenti inauditi, di una violenza oltre l’umano. E tutto viene eseguito da persone che si sentono dio, che bandiscono dalla loro vita il Dio vero, e non pensano assolutamente di essere pupazzi nelle mani di un burattinaio. Da questo burattinaio della compagnia della morte, come da novello Faraone, ci ha liberati Gesù.

Come ci ha liberati? È venuto tra noi ed è diventato uno di noi, umile, povero, prossimo, forte per resistere al potere di Satana, libero, tutto e sempre dedito alla vita, servo di Dio, non alternativo a Dio ma in una comunione piena con Dio, anzi lui stesso Dio, in tutto obbediente al Padre: ha dato volontariamente la sua vita per noi al fine di strapparci dal mondo malvagio (cf. Gal 1,4). Gesù non ha aspettato che diventassimo buoni, che in qualche modo meritassimo i suoi doni: quando eravamo suoi nemici, siamo stati riconciliati e liberati dalla morte (cf Rm 5,8). Gesù si è messo nelle mani del Padre, si è ritrovato nella volontà del Padre e il Padre lo ha sostenuto nella lotta contro la morte e lo ha risuscitato mediante la potenza dello Spirito Santo rendendolo “Signore della vita”. Questa è la Pasqua del Signore!

Tutto quello che è avvenuto nella morte e resurrezione di Gesù è dato a noi: “Come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova” (Rm 6,4). La Pasqua di Gesù viene data gratuitamente a noi nel Sacramento del Battesimo: l’opera e la forza dello Spirito Santo ci uniscono a Gesù nella sua morte e nella sua resurrezione che in noi diventa una vita nuova sulla quale la morte non ha più potere. È la vita di Dio in noi, una vita totalmente sconosciuta a chi vive al di fuori della fede in Cristo. Questa è la vita eterna, la vita piena, la vita vera che solo in Cristo può essere compresa e goduta. È il grande mistero della Pasqua di morte e resurrezione di Gesù. In questi giorni, seguendo il suo itinerario, non possiamo non riamarlo e non possiamo non imparare da lui ad amare, a servire e ad essere anche noi portatori di vita.

Padre Lorenzo Di Giuseppe