Nelle Quattro Tempora celebrate fin dai primordi della Chiesa Apostolica e che segnano l’inizio delle quattro stagioni, si domanda al Creatore di benedire i frutti del raccolto o la semina che si sta per effettuare e lo si ringrazia per i doni della terra “la quale ne sustenta et governa”, dice S. Francesco, vedendo in “sora nostra matre terra” la figura di Dio Madre che ci nutre e ci dà vita.
Questi quattro tempi sono figura di un itinerario spirituale di crescita personale e comunitaria a cui possiamo dare il nome di conversione, indispensabile per poter riconoscere nei frutti della terra i doni che Dio elargisce a tutta la famiglia umana sia in senso fisico che spirituale per alimentare in noi i germogli di una vita destinata ad essere piena ed eterna. Il cammino penitenziale di una vita virtuosa è “graduale” e scandito in tappe, per aiutarci ad apprendere nuovamente a ringraziare il Signore per tutti i suoi doni e per aiutarci a sentirci investiti del delicato compito di custodirli rispettando il progetto originario del Creatore, senza volerci sostituire a Lui.

A partire dal Tempo del Creato 2024 camminiamo nell’anno celebrando le Tempora, come preghiera personale, preghiera liturgica e anche digiuno, per annunciare il bisogno della salvezza con tutto noi stessi e alimentare il cambiamento interiore, la conversione quotidiana, che sostiene la nostra speranza.
Sperare e agire con il creato ci chiama a vivere una fede incarnata che sappia entrare nella carne sofferente di tutta la creazione per assumerla e rispondervi con cura.

Invochiamo il Padre che ci dona la fede attraverso la presenza dello Spirito in noi perché ci aiuti ad accogliere il compito a cui ci chiama: testimoniare la speranza nell’Amore del Signore Gesù dentro i drammi della carne umana sofferente.

L’ottimismo cristiano si fonda su una speranza viva: sa che tutto tende alla gloria di Dio, alla consumazione finale nella sua pace, alla risurrezione corporea nella giustizia, “di gloria in gloria”. Nel tempo che passa, però, condividiamo dolore e sofferenza: la creazione intera geme, i cristiani gemono e geme lo Spirito stesso. Il gemere manifesta inquietudine e sofferenza, insieme ad anelito e desiderio. Il gemito esprime fiducia in Dio e affidamento alla sua compagnia affettuosa ed esigente, in vista della realizzazione del suo disegno, che è gioia, amore e pace nello Spirito Santo.
(Papa Francesco, Messaggio Giornata di preghiera per il Creato 2024)

In questo tempo di inverno ci impegniamo:
– a alimentare la nostra fede nella presenza amorosa del Signore accanto a noi che ci accompagna nel cammino verso la meta finale;
– a cambiare la nostra mentalità abbandonando l’idea orgogliosa che le nostre opere ci salvano per fare spazio al Signore che viene a donarci salvezza;
– a diventare dimora dello Spirito per realizzare opere sante cooperando con Lui;
– a lasciarci trasformare in luoghi di speranza, animati dall’Amore.

AZIONE: Perseveriamo nella preghiera per purificarci dall’orgoglio e lasciar agire il Signore attraverso di noi. Contempliamo la straordinarietà e la bellezza di un Dio che è in mezzo a noi per la nostra gioia e la gioia di tutti i suoi figli.
Nutriamoci del Pane e della Parola per sostenere la nostra speranza anche nei momenti di sconforto e sofferenza. Stiamo accanto a persone fragili, ascoltiamo il loro gemito, espressione di dolore e fiducia, e condividiamo la nostra strada con loro.
Portiamo la speranza del “Nulla è impossibile a Dio” in famiglia, nel condominio e nel quartiere, nei luoghi di lavoro e di svago, nella comunità ecclesiale e là dove operiamo.
Scegliamo un’azione concreta contro il degrado ambientale che testimoni la possibilità di cambiare e sia segno di armonia con il creato, vivendo con sobrietà, giustizia, fraternità.

Nel passaggio da una tappa all’altra delle Tempora verranno proposte occasioni di approfondimento alla luce delle Encicliche “Laudato si”, “Fratelli tutti” e della Bolla di Indizione del Giubileo “Spes non confundit”, per accompagnare la nostra risposta al dono del creato, casa comune dell’unica famiglia umana.

Fraternità Francescana Frate Jacopa

Il Cantico
ISSN 1974-2339
Pubblicazione riservata