Recensione di Maurizio Schoepflin – Avvenire 20/6/2017
A partire del titolo e, poi, lungo tutto il suo svolgimento, il Messaggio di papa Francesco per la celebrazione della Giornata mondiale della pace di quest’anno pone in primo piano l’esistenza di una stretta connessione tra nonviolenza, politica e pace. Si tratta di un elemento molto importante, che è stato adeguatamente e opportunamente messo in evidenza da monsignor Mario Toso, vescovo di Faenza- Modigliana, in questo succoso volumetto che si prefigge lo scopo di commentare il documento pontificio, avendo di mira la realizzazione storica di ciò che in esso è caldamente raccomandato.
Scrive l’autore: «È facile comprendere come per papa Francesco la nonviolenza attiva e creativa può essere fonte di ispirazione di un nuovo stile per la politica, che deve essere naturalmente protesa alla realizzazione della pace, e non distratta rispetto alle esigenze dei poveri, che sono la carne sofferente di Cristo». Siamo di fronte a una prospettiva originale e molto interessante: oggi la politica «è caduta in preda di ideologie, che difendono l’autonomia assoluta dei mercati, nonché della nuova idolatria del denaro, del consumismo esagerato, della cultura dello scarto, che produce e giustifica l’esclusione di grandi masse della popolazione »; e una siffatta concezione della politica può ricevere una correzione profonda e salutare proprio a opera della nonviolenza, che propone un modello diverso di organizzazione e di gestione della polis. Toso ravvisa questa positiva interazione nella concretezza della testimonianza di Madre Teresa di Calcutta, la santa che con il suo esempio nonviolento ha mostrato come sia possibile rinnovare dalle radici la politica, ridando a essa «un’anima samaritana».
Scrive a questo riguardo l’autore: «La politica (…) potrebbe trarre dall’attenzione di Madre Teresa ai più poveri tra i poveri l’incitamento ad essere più se stessa, più vicina ai cittadini, animata dall’amore per l’uomo, con occhi che vedono la loro situazione di emarginazione, con un cuore che si fa carico dei loro problemi». Ma a quale fonte attingere per ritrovare quell’anima samaritana capace di cambiare lamente e il cuore dell’uomo e di individuare modelli nuovi di convivenza?
Sulla scia di quanto afferma a chiare lettere il Santo Padre, Toso risponde a tale domanda indicando senza esitazioni il vangelo di Gesù Cristo. Il Figlio di Dio – si legge nel libro – «rivela la nostra vocazione alla pace, alla nonviolenza » e la croce su cui Egli muore «è denuncia della violenza, non accettazione passiva di essa; è sollecitazione ad un impegno d’amore e di giustizia».
Dunque, il credente sa che il fondamento di qualunque azione politica che tenda autenticamente alla giustizia e alla pace è il Signore Gesù, maestro della vera nonviolenza, che insegna a porgere l’altra guancia non per paura ma per amore.
Il libro “La nonviolenza stile di una nuova politica per la pace” di Mario Toso, può essere richiesto alle Ed. Cooperativa Sociale Frate Jacopa –
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