Mattinata grigia, nebbia fin su a San Damiano, ma poi piccole gioie: aver trovato subito parcheggio a bordo strada, i volti accoglienti dei nostri frati, di una consorella che proprio lì fa volontariato e, in una sala che ci era stata annunciata piena zeppa, trovare due posti proprio in prima fila.
Si è potuto seguire su un maxi schermo, nel più assoluto raccoglimento, la cerimonia che si stava svolgendo nella Sala del Cantico ed era presieduta da fr. Francesco Piloni OFM Ministro provinciale di Umbria e Sardegna.
Si sono alternati canti, letture, riflessioni, gesti simbolici.
Alla lettura della prima parte del Cantico, e delle Fonti, è seguito il commento, in diverse lingue, fatto dai Ministri Generali presenti. Su un sussidio, messo a disposizione, c’era anche la traduzione in italiano.
Come gesto simbolico, sono state deposte due corone di fiori accanto alla statua di Francesco nel giardino del Cantico.
Di particolare bellezza il Salmo responsoriale dal Cantico di Daniele con le strofe proclamate in più lingue e il ritornello in latino cantato da tutti noi.
Il Cantico, poesia e preghiera, slancio verso il divino, verso la trascendenza, ma aperto alla comunione fraterna con tutte le creature, dalle più alte alle più umili.
Abbiamo potuto seguire, ancora dal maxi schermo, il secondo momento della Cerimonia che si stava svolgendo nella Chiesa di Santa Maria Maggiore, Santuario della Spoliazione luogo in cui Francesco, malato, manda i suoi frati per far riconciliare Vescovo e Podestà. Sono state lette e commentate la strofa del perdono e, dopo il melodioso canto del Laudato sii, mi’ Signore, quella dedicata a “sora nostra Morte corporale”.
Sostenere le difficoltà in pace, chiedere la pace e il perdono per questo nostro mondo così travagliato.
Il Vescovo Domenico Sorrentino ha auspicato che il Cantico diventi preghiera di pace per tutti gli uomini e ci ha invitato a pregare con il Cantico ogni mattina, come fa lui e, con voce sommessa e lenta melodia, ha riproposto le parole di Francesco.
Ancora una preghiera di lode e di ringraziamento in più lingue a cui abbiamo risposto con il “kyrie, eleison”.
Sulle note della “Canzone di San Damiano” siamo uscite, con il cuore colmo di letizia. Sul chiostro di San Damiano, abbiamo dato un ultimo sguardo dall’alto ai luoghi del Cantico e abbiamo ripreso la via di casa.
Non abbiamo potuto seguire di persona l’ultimo momento della mattinata, ma una consorella ha mandato il collegamento su YouTube.
Due i momenti nella Basilica di San Francesco: il primo nella Cripta con l’omaggio floreale dei Rappresentanti della Conferenza della Famiglia Francescana e la preghiera scritta dal Santo Padre nell’Enciclica Laudato si’; il secondo, nella Basilica inferiore, per l’ascolto del Cantico delle Creature di padre Domenico Stella eseguito insieme dalla Cappella Musicale della Basilica Papale di San Francesco e dalla Corale Porziuncola.
L’invito poi a soffermarsi a guardare il Cantico delle Creature sul codice 338, il documento più antico che lo riporta.
Da Assisi la vostra consorella Amneris
Il Cantico
ISSN 1974-2339
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