La più antica stesura del Cantico di S. Francesco, 1224
Nel 1224 S. Francesco con il suo corpo devastato dalle malattie e in preda al dubbio di avere fallito nel suo intento di vivere il Vangelo radicalmente, implora il Signore affinché gli doni il suo aiuto: “O Signore, soccorrimi nelle mie infermità, affinché abbia la forza di sopportarle pazientemente”. E il Signore gli rispose: “Ebbene, fratello, rallegrati e sii lieto in mezzo alle tue infermità ed alle tue tribolazioni: d’ora in avanti vivi in pace come se tu fossi già nel mio Regno”. Per la gioia di questa rivelazione S. Francesco annunciò esultante ai suoi frati che avrebbe scritto una laude nuova del Signore e, sedendo, si raccolse in meditazione, poi cominciò a dire: “Altissimu, onnipotente, bon Signore…”.
A ottocento anni di distanza da quel lontano giorno in cui il Santo di Assisi cominciò a scrivere il “Cantico delle creature”, vogliamo ricordare, ovvero riportare al cuore, i motivi che ispirarono questo componimento poetico, posto agli albori della letteratura italiana, conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Esso ha posto le basi di quell’umanesimo che ha fatto della cultura italiana un unicum nel mondo.
Per celebrare questa importante ricorrenza e riscoprire lo spirito che animò la vita di S. Francesco, con questo Calendario vogliamo iniziare a ripercorrere insieme un itinerario di vita scandito in giorni e mesi, che ci accompagni in tutto l’anno 2024 a riscoprire quanto sia fondamentale riconoscere il dono del Padre affidato alle nostre mani, per custodirlo secondo la sua finalità di amore per tutti gli uomini e per tutta la creazione.
Oggi la splendida Enciclica “Laudato si’” ce lo riconsegna come un messaggio col quale reimparare a vivere!
Buon Anno!
Fraternità Francescana
Frate Jacopa
Il Cantico
ISSN 1974-2339
Pubblicazione riservata