La partecipazione della Fraternità Frate Jacopa di Albavilla al Progetto

Anche quest’anno grazie alla collaborazione delle Consacrate della Diocesi di Como, assistenti presso il Carcere Circondariale del Bassone di Como, la Fraternità Francescana Frate Jacopa ha fatto pervenire alle persone recluse il Calendario Francescano, nel 2022 dedicato a “Fratelli tutti”. Ci è gradito pubblicare la testimonianza che le stesse Consacrate hanno inviato alla rappresentante della Fraternità di Albavilla, una testimonianza importante che ci aiuta ad aprire gli occhi sulla dura situazione dei detenuti e sulla necessità di individuare percorsi di riabilitazione.

Cara Elisabetta, anche quest’anno la tua sensibilità e premurosa vicinanza, hanno consentito la distribuzione di ben 200 calendari francescani, siamo riuscite a lasciarne uno per cella in ogni sezione del nostro carcere del Bassone di Como.
Grazie per la tua generosità, anche da parte dei nostri fratelli reclusi!!
Il giorno 23 dicembre siamo passati a visitarli, portando un piccolo sacchetto natalizio e il vostro calendario sempre atteso, significativo e ricco di spunti per riflettere e condividere. Utile anche la parte delle “date da ricordare”, far conoscere solennità e tempi liturgici ai nostri amici ristretti, possono diventare occasioni di preghiera e di unione spirituale tra di loro e con tutta la Chiesa.
La figura di San Francesco ed il suo messaggio universale, inoltre, sono ben accolti anche dai nostri fratelli musulmani.
La vicinanza tua e del tuo gruppo sono davvero preziose, in quanto sempre di più mi rendo conto che il servizio utile e fecondo che possiamo svolgere, non è tanto o solo all’interno delle mura carcerarie, ma all’esterno nel creare una certa sensibilità nell’opinione pubblica (spesso anche tra noi cristiani) su una possibile riabilitazione di queste persone, che per diversi motivi e circostanze, hanno sbagliato.
Occorre passare da un concetto meramente punitivo, che non aiuta a far crescere e maturare le persone, anzi spesso ne perfeziona l’agire criminale, ad esperienze buone capaci di sviluppare energie positive, far crescere in consapevolezza, sia dei propri errori passati, sia in conoscenza delle proprie capacità e potenzialità, cioè creare percorsi riabilitativi ed opportunità lavorative, di studio o di sostegno che meglio garantirebbero una convivenza sociale più serena e con meno possibilità di ripetere reati.
Questo capovolgimento di mentalità, che non vuol dire deresponsabilizzare la persona con atteggiamenti buonisti o perdonisti, comporta un’assunzione di responsabilità da parte di tutti, nel creare condizioni che promuovano la persona – almeno con chi ci sta al cambiamento –, aiutino a trovare il vero senso ed un gusto nuovo nella propria vita.
Sono sicura che non ci mancherà la fantasia per farci vicini e sostenere i loro buoni progetti. Vi ringrazio nuovamente e vi saluto con le stesse parole del vostro calendario:
“Il Santo di Assisi ci aiuti a far germogliare i semi di vita fraterna per ritrovare l’armonia e la pace in questo mondo ferito e bisognoso di rinascere a vita nuova in Cristo”.
Como, 29 dicembre 2021

Angela

Celebrazione presieduta dal Vescovo di Como Oscar Cantoni al “Bassone”.
Attorno all’altare il Presepe allestito dai detenuti

Il Cantico
ISSN 1974-2339
Pubblicazione riservata