Si è tenuto recentemente a Bologna, nella parrocchia del Corpus Domini,
il 21° Seminario nazionale sulla custodia del Creato

Si è tenuto recentemente a Bologna, nella Parrocchia del Corpus Domini, il 21º Seminario nazionale sulla custodia del Creato intitolato «Ls+10 per una comunità futura – Energia sana e solidale per l’ecologia integrale», organizzato dalla Cei – Ufficio nazionale per i Problemi sociali e del lavoro in collaborazione con l’Ufficio per l’Ecumenismo ed il dialogo interreligioso, che ha visto più di 150 partecipanti provenienti da Diocesi di tutt’Italia.
Il seminario, nel celebrare i dieci anni dall’uscita dell’Enciclica «Laudato si’» di Papa Francesco, intendeva esaminare e rilanciare il processo di istituzione delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer) cui, sempre più spesso, viene aggiunto il termine Solidali (Cers), offrendo uno sguardo a livello nazionale sullle pratiche in atto e di approfondimento delle motivazioni ad esse sottese. In apertura dei lavori, il Direttore del Unpsl della Cei, don Bruno Bignami, ha sottolineato come la costituzione delle Cer, proposta e lanciata dalle 49º Settimana sociale di Taranto del 2021, abbiamo quale principale ispiratore proprio L’Enciclica «Laudato si’». Le Cer partite all’interno della Chiesa italiana, sostenute o partecipate da diocesi, parrocchie, associazioni, Ordini ed Enti religiosi sono sostenute su tre punti: concretizzare il Magistero sociale di Papa Francesco; cercare di affrontare la povertà energetica non solo di famiglie indigenti, ma anche di strutture e istituzioni religiose che hanno visto moltiplicarsi i costi delle bollette; cucire i primi due punti con la messa in valore del concetto di comunità, perché una vera innovazione sociale deve portare al rinnovo delle reti relazionali. Per questo la discussione del Seminario si è concentrata sul tema Comunità.
La Ls dedica alle Cer l’intero punto n. 179; più avanti Papa Francesco riflette sul fatto che ogni impegno comunitario ha un risvolto spirituale, tanto da affermare «la conversione comunitaria» (LS 219). «La fede cristiana consente uno sguardo di speranza, se si ha il coraggio di relazioni di prossimità e di condivisione. Si tratta di sentirsi inseriti “in una rete di comunione e di appartenenza”» (Ls 148).
Ciò comporta un cambiamento dell’immaginario: non siamo individui, ma persone in stretta relazione, per la gestione di un bene comune: partire dal «fare insieme» una Cer di un territorio per finire a «stare insieme».
Dunque le Cer rappresentano una grossa opportunità, molto al di là del semplice guadagno economico. Nella mattinata si sono tenute le relazioni introduttive: Giovanni Carrosio, sociologo dell’Università di Trieste, ha approfondito la convergenza nelle Cer del valore ambientale con le esigenze di rinnovamento sociale; monsignor Luigi Renna, presidente della Commissione Cei per i Problemi sociali e il lavoro, collegato da Catania, ha approfondito i valori spirituali che sottendono le Cers, alla luce del dialogo ecumenico ed interreligioso, in particolare ricordando il dialogo e l’amicizia tra Papa Francesco e il Patriarca ortodosso Bartolomeo; Patrizia Messina, politologa dell’Università di Padova, ha messo a fuoco il legame tra partecipazione, educazione ed innovazione sociale. Nel primo pomeriggio i partecipanti si sono suddivisi in cinque laboratori su: Comunità, energia e salute, Cer solidale, cura del territorio, formazione, alleanza sul territorio. La restituzione dei risultati dei laboratori è stata coordinata da Simone Morandini, le conclusioni sono state moderate da don Giuliano Savina, direttore Unedi-Cei, con un dialogo tra padre Athenagoras Fasiolo, Vescovo ausiliare della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e monsignor Derio Olivero, presidente Commissione episcopale per l’Ecumenismo e il dialogo interreligioso.
Entrambe le sessioni plenarie sono state accompagnate da originali performance artistiche della Sand Art, un susseguirsi dinamico di immagini proiettate, sapientemente disegnate sulla supeficie della schermo monipolando la sabbia.

Carlo Albertazzi
Tavolo diocesano custodia del Creato