Pubblicato il rapporto del Programma della Nazioni Unite per l’ambiente
Il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) ha pubblicato il suo primo rapporto di sintesi intitolato: “Fare pace con la natura: Un progetto scientifico per affrontare le emergenze del clima, della biodiversità e dell’inquinamento”. Il rapporto si basa sulle prove delle valutazioni ambientali globali.
Le sfide ambientali dell’umanità sono cresciute in numero e gravità sin dalla Conferenza di Stoccolma del 1972 e ora rappresentano un’emergenza planetaria. Il rapporto “Fare pace con la natura”, indica un percorso verso un futuro sostenibile con nuove possibilità e opportunità.
La sintesi che ne risulta comunica come il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e l’inquinamento possano essere affrontati congiuntamente nel quadro degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile. Il rapporto fornisce una diagnosi terrestre del cambiamento ambientale attuale e di quello previsto, identificando quindi i cambiamenti necessari per colmare le lacune tra le azioni attuali e quelle necessarie per raggiungere lo sviluppo sostenibile. Sintetizzando gli ultimi risultati scientifici delle valutazioni ambientali globali, il rapporto comunica lo stato attuale dei problemi urgenti del mondo e le opportunità per risolverli. Di seguito i cinque più urgenti:
• I cambiamenti ambientali stanno minando i progressi di sviluppo duramente conquistati, causando costi economici e milioni di morti premature ogni anno. Impediscono il progresso verso la fine della povertà e della fame, la riduzione delle disuguaglianze e la promozione della crescita economica sostenibile, del lavoro per tutti e delle società pacifiche e inclusive.
• Il benessere dei giovani di oggi e delle generazioni future dipende da un’urgente e chiara rottura con le attuali tendenze di declino ambientale. Il prossimo decennio è cruciale. La società deve ridurre le emissioni di anidride carbonica del 45 per cento entro il 2030 rispetto ai livelli del 2010 e raggiungere emissioni nette zero entro il 2050 per limitare l’allerta a 1,5°C, come auspicato dall’Accordo di Parigi, conservando e ripristinando allo stesso tempo la biodiversità e minimizzando l’inquinamento e i rifiuti.
• Le emergenze ambientali e il benessere umano devono essere affrontati insieme per raggiungere la sostenibilità. Lo sviluppo degli obiettivi, dei traguardi, degli impegni e dei meccanismi delle principali convenzioni ambientali e la loro attuazione devono essere allineati per diventare più sinergici ed efficaci.
• I sistemi economici, finanziari e produttivi possono e devono essere trasformati per guidare e alimentare il passaggio alla sostenibilità. La società deve includere il capitale naturale nel processo decisionale, eliminare i sussidi dannosi per l’ambiente e investire nella transizione verso un futuro sostenibile.
• Ognuno ha un ruolo da svolgere nell’assicurare che la conoscenza umana, l’ingegnosità, la tecnologia e la cooperazione siano ridispiegate dalla trasformazione della natura alla trasformazione del rapporto dell’umanità con la natura. La governance policentrica è la chiave per dare alle persone la possibilità di esprimersi e di agire in modo responsabile dal punto di vista ambientale senza indebite difficoltà o sacrifici.
Il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP) è la principale autorità ambientale globale che stabilisce l’agenda ambientale globale, promuove l’attuazione coerente della dimensione ambientale dello sviluppo sostenibile all’interno del sistema delle Nazioni Unite, e serve come un autorevole avvocato per l’ambiente globale.
Il Cantico
ISSN 1974-2339
Pubblicazione riservata