“Chi vive dove milioni di creature umane soggiacciono a condizioni disumane e praticamente vivono in schiavitù, se non è sordo sente il clamore degli oppressi. E il clamore degli oppressi è la voce di Dio.
Chi vive nei Paesi ricchi in cui sussistono ancora zone grigie di sottosviluppo e di miseria, se sa ascoltare sente il clamore silenzioso dei senza voce e dei senza speranza. E il clamore dei senza voce e dei senza speranza è la voce di Dio.
Chi, poi, si rende conto delle ingiustizie provocate dalla cattiva spartizione delle ricchezze, se ha un po’ di cuore capterà la protesta silenziosa e violenta dei poveri. E la protesta dei poveri è la voce di Dio.
E chi ancora sa di che tipo sono le relazioni fra i Paesi poveri e gli imperi capitalistici e socialisti, sa anche che ai nostri giorni l’ingiustizia non viene praticata soltanto da un individuo sul suo prossimo, da un gruppo su un altro, ma da un intero Paese su un altro Paese. E la voce dei Paesi vittime è la voce di Dio” (Helder Camara).

Anzelmo Palini, Hélder camara, Editrice Ave

Dom Hélder Câmara è stato certamente una delle figure più significative della Chiesa universale e della società del secolo scorso.
Cresciuto alla scuola dei poveri e dei perseguitati, di cui divenne ben presto la voce, predicò un Vangelo di pace e di giustizia, indicando la strada della conversione e della nonviolenza. Fortemente contrastato dal potere politico-militare del suo Paese e guardato con sospetto anche da ampi settori della Chiesa e dei dicasteri vaticani, dom Hélder, con il sostegno e la stima di Paolo VI, cercò di tradurre in realtà il sogno di un altro mondo possibile, basato sulla giustizia, sulla fraternità e sulla pace, e quello di una Chiesa aperta allo Spirito, povera e serva del Regno

Il Cantico
ISSN 1974-2339
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