Con queste parole, riferite alla crisi climatica, l’Alto Commissario della Nazioni Unite per i Diritti Umani, Michelle Bachelet, ha aperto la 42a sessione del Consiglio ONU sui diritti umani a Ginevra, in Svizzera.
Un lungo intervento, quello di Bachelet, in cui ha ricordato le migliaia di attivisti attaccati, ostacola- ti e persino uccisi in tutto il mondo a causa del loro impegno a tutela dell’ambiente, le decine di conflitti che nascono in territori con scarse risorse dove il cambiamento climatico esacerba la competizione tra etnie e nazioni confinanti, ma anche le aggressioni mediatiche ai più giovani (come quel- le ricevute da Greta Thunberg) responsabili di aver chiesto a gran voce la “prevenzione del danno che la loro generazione potrebbe subire”.
Riportiamo di seguito una traduzione di alcuni passaggi del discorso dell’Alto Commissario, a cura del Centro di Ateneo per i Diritti Umani dell’Università di Padova.

“Il cambiamento climatico è una realtà che colpisce ogni regione del mondo. Le implicazioni umane del livello di riscaldamento globale attualmente previsto sono catastrofiche. Le tempeste stanno diventando più forti e le maree potrebbero sommergere intere nazioni insulari e città costiere – ha spiegato l’Alto Commissario della Nazioni Unite per i Diritti Umani. Stiamo bruciando il nostro futuro, letteralmente”.
“L’emergenza climatica sta già determinando un forte aumento della fame globale, che secondo la FAO quest’anno è aumentato per la prima volta in un decennio. L’OMS si aspetta che i cambiamenti climatici causino circa 250 mila decessi in più ogni anno tra il 2030 e il 2050, a causa della malnutrizione, della malaria, della diarrea e dello stress da calore. In molte nazioni, i violenti fenomeni meteorologici e altre manifestazioni della nostra emergenza ambientale stanno già invertendo importanti progressi nello sviluppo; esacerbando i conflitti, gli sfollamenti e le tensioni sociali; ostacolando la crescita economica; e modellando disuguaglianze sempre più aspre”.
Il mondo non ha mai visto una minaccia ai diritti umani di questa portata. Non si tratta di una situazione in cui qualsiasi paese, istituzione o decisore politico possa stare in disparte. Le economie di tutte le nazioni, il tessuto istituzionale, politico, sociale e culturale di ogni Stato; e i diritti i tutte le persone – delle generazioni future – saranno interessati.
A due settimane dall’apertura, a New York, del summit sul clima delle Nazioni Unite, l’Alto Commissario per i Diritti Umani ha ribadito la necessità e le possibilità di azione in materia: “La finestra di opportunità per l’azione potrebbe chiudersi, ma c’è ancora tempo per agire. Viviamo in un’era di straordinaria innovazione. Approcci più ponderati al nostro uso delle risorse naturali e rinnovabili, politiche che proteggono e rafforzano le comunità emarginate, comprese varie iniziative di protezione sociale, e migliori strategie da parte delle imprese nelle loro catene di approvvigionamento possono rappresentare buone pratiche per l’ambiente e promuovere una maggiore dignità e diritti umani”.
img174 (1)Il Consiglio “ha riconosciuto che ‘gli obblighi, le norme e i principi in materia di diritti umani hanno il potenziale per informare e rafforzare le politiche internazionali, regionali e nazionali nel settore dei cambiamenti climatici, promuovendo la coerenza delle politiche, la legittimità e risultati sostenibili’. Abbiamo bisogno di forti impegni nazionali di azione, con particolare attenzione alla partecipazione dei difensori dei diritti umani ambientali, delle popolazioni indigene e dei gruppi della società civile che rappresentano le comunità più a rischio, nonché il sostegno di attori commerciali, città e altri soggetti attivi”.
“Un’azione efficace in materia di clima richiede di condurre chi non è impegnato e chi non è convinto ad uno sforzo condiviso, giusto e veramente internazionale. Oggi abbiamo molti successi conquistati duramente da difendere e altre, nuove lotte che dobbiamo condurre. Ma sebbene questi compiti saranno difficili – ha concluso Bachelet – sono convinta che possiamo raggiungerli.
Siamo in grado di porre fine al consumo di combustibili fossili e di adottare altre misure per ridurre i cambiamenti climatici. Possiamo annullare la discriminazione strutturale e difendere la giustizia. Possiamo aiutare a realizzare il diritto allo sviluppo, difendendo i diritti di tutti di partecipare alle decisioni. Con sufficiente determinazione, agendo in collaborazione, possiamo prendere provvedimenti per far avanzare i diritti umani e le libertà fondamentali e, così facendo, rafforzeremo le nostre società e costruiremo un futuro migliore per tutti noi”.