Spera e agisci con il Creato
Tempo del Creato 2025

Nelle Quattro Tempora celebrate fin dai primordi della Chiesa Apostolica e che segnano l’inizio delle quattro stagioni, si domanda al Creatore di benedire i frutti del raccolto o la semina che si sta per effettuare e lo si ringrazia per i doni della terra “la quale ne sustenta et governa”, dice S. Francesco, vedendo in “sora nostra matre terra” la figura di Dio Madre che ci nutre e ci dà vita.
Questi quattro tempi sono figura di un itinerario spirituale di crescita personale e comunitaria a cui possiamo dare il nome di conversione, indispensabile per poter riconoscere nei frutti della terra i doni che Dio elargisce a tutta la famiglia umana sia in senso fisico che spirituale per alimentare in noi i germogli di una vita destinata ad essere piena ed eterna. Il cammino penitenziale di una vita virtuosa è “graduale” e scandito in tappe, per aiutarci ad apprendere nuovamente a ringraziare il Signore per tutti i suoi doni e per aiutarci a sentirci investiti del delicato compito di custodirli rispettando il progetto originario del Creatore, senza volerci sostituire a Lui.

Camminiamo nell’anno celebrando la IV Tappa delle Tempora, come preghiera personale, preghiera liturgica e anche digiuno, per annunciare il bisogno della salvezza con tutto noi stessi e alimentare il cambiamento interiore, la conversione quotidiana, che sostiene la nostra speranza. Sperare e agire con il creato ci chiama a vivere una fede incarnata che sappia entrare nella carne sofferente di tutta la creazione per assumerla e rispondervi con cura.

Invochiamo il Signore che ci chiama ad amarci come Lui ha amato noi; accogliendo il suo amore saremo capaci di vivere l’’amore verso Dio, noi stessi, i fratelli e le sorelle, e tutte le creature.

Camminare insieme, essere sinodali, questa è la vocazione della Chiesa. I cristiani sono chiamati a fare strada insieme, mai come viaggiatori solitari. Lo Spirito Santo ci spinge ad uscire da noi stessi per andare verso Dio e verso i fratelli, e mai a chiuderci in noi stessi. Camminare insieme significa essere tessitori di unità, a partire dalla comune dignità di figli di Dio; significa procedere fianco a fianco, senza calpestare o sopraffare l’altro, senza covare invidia o ipocrisia, senza lasciare che qualcuno rimanga indietro o si senta escluso. Andiamo nella stessa direzione, verso la stessa meta, ascoltandoci gli uni gli altri con amore e pazienza. (Papa Francesco, Messaggio per la Quaresima 2025)

In questo tempo di estate ci impegniamo a:
– coltivare la relazione intima con il Signore affinché il suo amore ci converta, ci faccia passare dalla chiusura in noi stessi alla fraternità universale;
– scrutare il nostro cuore e a riconoscere che vi abita il desiderio di essere padroni del mondo;
– permettere allo Spirito di insegnarci il rispetto e la cura di ogni creatura;
– essere tessitori di armonia e unità negli ambienti in cui viviamo.

AZIONE:
Quando ci accorgiamo di essere arroccati nella nostra autoreferenzialità, impauriti, pigri, invochiamo l’aiuto del Signore.
Diamo spazio a momenti di preghiera e riflessione per interrogarci, alla luce della Scrittura e della Dottrina Sociale della Chiesa, sul nostro modo di stare insieme agli altri, in famiglia, nella comunità, nella vita sociale.
Anche in questo periodo estivo non dimentichiamo chi è solo e ha bisogno del nostro aiuto e della nostra amicizia: individuiamo alcune persone di cui prenderci cura con gesti di accoglienza e fraternità.
Con atteggiamenti di rispetto e gentilezza, disarmiamo chi accanto a noi manifesta aggressività e violenza contribuendo così a costruire una convivenza più umana.
Creiamo occasioni per contemplare e ammirare le creature; sperimentiamo il prendercene cura quali fratelli e sorelle, secondo i disegni di Dio, creatore e padre, che tutti ci ha voluti partecipi del suo progetto d’amore affidandoci l’unica “casa comune”.

Nel passaggio da un tempo all’altro delle tempora verranno proposte occasioni di approfondimento delle Encicliche “Laudato sì”, “Fratelli tutti”, “Dilexit nos” alla luce della Bolla di indizione del Giubileo “Spes non confundit” per accompagnare la nostra risposta al dono del creato nell’attenzione al primato dell’amore.

Fraternità Francescana Frate Jacopa