Faenza, 1-3 aprile 2016

incontro faenzaLa relazione “Giovani e impegno nella società italiana ed europea” di S.E. Mons. Nunzio Galantino, Segretario Generale Cei, ha aperto solennemente l’1 aprile u.s. a Faenza il Convegno “Per la libertà … insieme” promosso dalla Diocesi di Faenza e dalla Diocesi di Imola dall’1 al 3 aprile 2016.
Il Convegno, di grande interesse, è stato presentato nel suo saluto introduttivo dal Vescovo di Faenza, S.E. Mons. Mario Toso, che ha evidenziato l’importanza di riflettere sul tema della libertà in questo mondo che si manifesta ”come una trappola senza via di scampo per i più deboli e poveri, un mondo ove sovrastano implacabili dinamismi che stringono le maglie della libertà”.
Occorre ridare un’anima alla vita economica e politica oltre che alla cultura. Occorre modellare in senso umanistico lo sviluppo tecnologico. “Tutto questo significa riscoprire l’insopprimibile desiderio del vero, del bene e di Dio e la indistruttibile libertà che abita in ogni essere umano. E’ attraverso la libertà che ognuno si autopossiede, decide di sé e l’orientamento da dare al proprio impegno… Non mancano anche oggi gesti di brutalità con i quali essa viene conculcata e poi anche in maniera meno violenta ma sempre subdola e pericolosa”. In definitiva la libertà è posta in crisi sul piano sociale e culturale – ha proseguito Mons. Toso – sovente messa in discussione sul piano religioso, poi sul piano politico con prassi e legislazioni che sviliscono il diritto di scelta dei suoi rappresentanti, ordini del giorno dei nostri parlamenti spesso condizionati da leggi internazionali, libertà compresse nei mercati finanziari dominati da monopoli e oligarchie.
Tutto questo scenario concorre a distruggere il tessuto civile dei nostri paesi. “Più preoccupante ancora la rivendicazione dei propri diritti motivati a partire da un individualismo libertario che è il peggior nemico dello stato di diritto…”.
La crucialità del tema e la sua rilevanza antropologica e culturale ha mosso ad organizzare la due giorni di riflessione e di buone pratiche a complemento del percorso educativo che ha preso avvio lo scorso anno sempre a Faenza con la Scuola di formazione sociale e politica per i giovani.
“Per la libertà … insieme”: potremo godere di libertà – ha aggiunto il Vescovo – se ci si mobiliterà sempre più insieme, mettendo in sintonia l’associazionismo cattolico, elaborando una nuova progettualità per l’inclusione di tutti.
Con i giovani e per i giovani – ha concluso – si è organizzata la due giorni memori delle parole di Papa Francesco a Firenze: “Faccio appello soprattutto «a voi, giovani, perché siete forti» (1 Gv 1,14). Giovani, superate l’apatia. Che nessuno disprezzi la vostra giovinezza, ma imparate ad essere modelli nel parlare e nell’agire. Vi chiedo di essere costruttori dell’Italia, di mettervi al lavoro per una Italia migliore. Per favore, non guardate dal balcone la vita, ma impegnatevi, immergetevi nell’ampio dialogo sociale e politico. Le mani della vostra fede si alzino verso il cielo, ma lo facciano mentre edificano una città costruita su rapporti in cui l’amore di Dio è il fondamento. E così sarete liberi di accettare le sfide dell’oggi, di vivere i cambiamenti e le trasformazioni…”.
La ricchezza delle argomentazioni proposte durante il Convegno, la finalità dello stesso espressamente rivolta al mondo giovanile, la partecipazione generosa di tanti giovani, hanno reso il Convegno un evento fortemente significativo per un loro nuovo protagonismo in una corresponsabilità ecclesiale a tutto campo.