Fraternità Francescana Frate Jacopa
Preghiera del Tempo del Creato 2023
“CHE SCORRANO LA GIUSTIZIA E LA PACE”
Introduzione
Il 1° settembre inizia il Tempo del Creato con la Giornata Mondiale di Preghiera per la cura del Creato e si conclude il 4 ottobre con la festa di S. Francesco. È un momento speciale per tutti noi cristiani di pregare e prenderci cura insieme della nostra casa comune, della nostra amata terra. Gli avvenimenti climatici e le trasformazioni meteorologiche che stiamo vivendo devono farci pensare e svegliare la nostra coscienza ecologica. Le ferite inferte al creato vanno manifestandosi sempre di più provocando fenomeni inediti e pericolosi, spesso disastri che si abbattono su tutta l’umanità. Il Santo Padre Francesco per la GiornataMondiale di Preghiera per la cura del creato ci ha mandato un messaggio molto bello e pieno di speranza sul quale ci fermeremo a riflettere: “Che scorrano la giustizia e la pace”.
La nostra preghiera si fa invocazione ed esprime un forte desiderio: che venga su tutta l’umanità la giustizia, che ognuno venga riconosciuto con tutta la dignità che il Creatore stesso gli dona gratuitamente e che gli spetta perché è un uomo; che tutta la famiglia della Creazione ritrovi i legami e la giusta dignità; e in questo modo avremo la pace, accoglieremo la pace.
Lodiamo il Signore
C. Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.
Lodiamo il Signore che ci ha donato il creato come nostra casa comune. La sua bellezza ci illumina gli occhi, ci mette pace nel cuore e ci parla della bellezza di Dio; la sua varietà e la sua ricchezza sono un dono per tutta l’umanità, ci nutrono e soddisfano tutte le nostre esigenze. È cosa buona e bella lodare il Signore per la sua grandezza e per la sua gratuità che si rivela nella Creazione.
T. O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra!
L. Grande è il Signore e degno di ogni lode; senza fine è la sua grandezza!
T. O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra!
L. Lodate il Signore dai cieli, lodatelo nell’alto dei cieli! Cantate al Signore un canto nuovo, la sua lode nell’assemblea dei fedeli!
T. O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra!
L. Grande è il Signore nostro, grande nella sua potenza; la sua sapienza non si può calcolare!
T. O Signore, nostro Dio, quanto è grande il tuo nome su tutta la terra!
Canto
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La Rivelazione è tutta completa con il Nuovo Testamento, ma la nostra comprensione ha bisogno di tempo, progredisce nell’incontro con la nostra realtà umana. Questo è evidente con la riflessione sulla ecologia. Papa Francesco ha sintetizzato l’insegnamento dei suoi predecessori e con l’enciclica Laudato si’ ha guidato la Chiesa ad una nuova coscienza sulla “cura della casa comune”, ha chiaramente affermato la necessità della cura del creato che il Creatore ha affidato all’uomo.
DAL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LA CURA DEL CREATO
Cari fratelli e sorelle! “Che scorrano la giustizia e la pace” è quest’anno il tema del tempo ecumenico del Creato, ispirato dalle parole del profeta Amos: “Come le acque scorra il diritto e la giustizia come un torrente perenne” (5,24). Questa espressiva immagine di Amos ci dice ciò che Dio desidera. Dio vuole che regni la giustizia, che è essenziale per la nostra vita a immagine di Dio come l’acqua lo è per la nostra sopravvivenza fisica. Questa giustizia deve emergere laddove è necessaria, non nascondersi troppo in profondità o svanire come acqua che evapora, prima di poterci sostenere. Dio vuole che ciascuno cerchi di essere giusto in ogni situazione, che si sforzi sempre di vivere secondo le sue leggi e di rendere quindi possibile alla vita di fiorire in pienezza. Quando cerchiamo prima di tutto il Regno di Dio (cf. Mt 6,33), mantenendo una giusta relazione con Dio, l’umanità e la natura, allora la giustizia e la pace possono scorrere, come una corrente inesauribile di acqua pura, nutrendo l’umanità e tutte le creature.
Preghiamo con le parole di S. Francesco
T. Grande è il Signore, meraviglioso nelle sue opere!
L. Solo tu sei santo, Signore, solo Dio, che operi cose meravigliose! Solo tu sei forte, tu sei altissimo, tu sei onnipotente, tu Padre Santo, re del cielo e della terra!
T. Grande è il Signore, meraviglioso nelle sue opere!
L. Tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene, il Signore Dio vivo e vero. Tu sei amore e carità. Tu sei sapienza, tu sei umiltà, tu sei pazienza.
T. Grande è il Signore, meraviglioso nelle sue opere!
L. Tu sei bellezza, tu sei mansuetudine, tu sei sicurezza, tu sei quiete. Tu sei gaudio e letizia, tu sei la nostra speranza.
Canto
°°° 2 °°°
La conversione ecologica comporta anche scoprire le tantissime cose che ci avvicinano a tutta la Creazione. Molte cose ci uniscono: ci sono ritmi della nostra vita che somigliano a quelli della terra, c’è un respiro della terra che si libera come il nostro, ci sono battiti che ci ricordano quelli del bambino nell’utero materno.
DAL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LA CURA DEL CREATO Immersi nel creato, c’è un altro battito che possiamo ascoltare, quello materno della terra. E così come il battito dei bimbi, fin dal grembo, è in armonia con quello dellemadri, così per crescere da esseri umani abbiamo bisogno di cadenzare i ritmi della vita a quelli della creazione che ci dà vita. In questo Tempo del Creato, soffermiamoci su questi battiti del cuore delle nostre madri e delle nostre nonne, il battito del cuore del creato e del cuore di Dio. Oggi essi non sono in armonia, non battono insieme nella giustizia e nella pace.Atroppi viene impedito di abbeverarsi a questo fiume possente.Ascoltiamo pertanto l’appello a stare a fianco delle vittime dell’ingiustizia ambientale e climatica, e a porre fine a questa insensata guerra al Creato.
Il Creato benedice Dio con la sua bellezza e con la sua immensità. Siamo delegati noi uomini a dare voce alla sua lode. Con il Profeta Daniele diciamo:
T. Benedite, opere tutte del Signore, il Signore; lodatelo ed esaltatelo nei secoli!
L .Benedite, acque tutte che siete sopra i cieli, il Signore, benedite potenze tutte del Signore, il Signore. Benedite, sole e luna, il Signore, benedite stelle del cielo il Signore.
T. Benedite, opere tutte del Signore, il Signore: lodatelo ed esaltatelo nei secoli!
L. Benedite rugiada e brina il Signore, benedite gelo e freddo il Signore; benedite ghiacci e nevi il Signore; benedite folgori e nubi il Signore.
T.Benedite, opere tutte del Signore, il Signore: lodatelo ed esaltatelo nei secoli!
L. Benedite, luce e tenebre, il Signore; benedite notti e giorni il Signore. Benedica la terra il Signore, lo lodi e lo esalti nei secoli.
Canto
°°° 3 °°°
Invochiamo il perdono
La violenza che c’è nel cuore dell’uomo devastato dal peccato si manifesta anche nel rapporto con la terra, con il suolo, con l’acqua, con l’aria. Siamo cresciuti portando in noi la falsa convinzione di essere padroni, autorizzati a fare di tutto alla nostra madre terra, a umiliarla sottomettendola ai nostri insani progetti economici.
DAL MESSAGGIO DI PAPA FRANCESCO GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LA CURA DEL CREATO Come possiamo contribuire al fiume potente della giustizia e della pace in questo Tempo del Creato?
Cosa possiamo fare noi, soprattutto come Chiese cristiane per risanare la nostra casa comune in modo che torni a pullulare di vita? Dobbiamo decidere di trasformare i nostri cuori, i nostri stili di vita e le politiche pubbliche che governano le nostre società. Per prima cosa, contribuiamo a questo fiume potente trasformando i nostri cuori. È essenziale se si vuole iniziare qualsiasi altra trasformazione. È la “conversione ecologica” che S. Giovanni Paolo II ci ha esortato a compiere: il rinnovamento del nostro rapporto con il creato, affinché non lo consideriamo più come oggetto da sfruttare, ma al contrario lo custodiamo come dono sacro del Creatore. Rendiamoci conto, poi, che un approccio d’insieme richiede di praticare il rispetto ecologico su quattro vie: verso Dio, verso i nostri simili di oggi e di domani, verso tutta la natura e verso noi stessi.
C. Consapevoli dei nostri errori e delle ingiustizie commesse verso il Creato, chiediamo sinceramente perdono: chiediamo perdono a Dio il grande e magnifico Creatore, origine e autore della vita; chiediamo perdono ai nostri fratelli, perché il Creato è un dono prezioso per ogni uomo, in particolare per tutte le generazioni future; chiediamo perdono anche al Creato che misteriosamente soffre per le ferite che gli abbiamo inferte e per tutte le omissioni che abbiamo compiuto rispetto al mandato affidato a noi per curare e proteggere e non per spadroneggiare. Lo stato di degrado della nostra casa comune merita la nostra somma cura. Il Signore ci conceda di vivere la vocazione di essere custodi della sua opera. Kyrie eleison!
C. Con umiltà chiediamo perdono per la guerra in Ucraina, la guerra nel Niger e in altre parti del mondo: essa distrugge e porta morte a persone innocenti e indifese, distrugge strutture faticosamente edificate e getta dappertutto lunghe strisce nere che cancellano ogni traccia di vita, arrecando ferite alla nostra madre terra. Ti chiediamo, Signore, che con la tua potenza guidi l’umanità a intraprendere vie di trattative e di civile dialogo per giungere quanto prima alla pace. Kyrie eleison!
C.Vogliamo rinnovare l’alleanza tra noi e la terra: siamo della stessa famiglia, abbiamo una unica sorgente e il percorso della nostra vita si interseca continuamente con quella del Creato. A questa alleanza è legata la pace di tutto il genere umano. Kyrie eleison!
Canto.
Un mandato
Concludiamo questa veglia con la preghiera di Papa Francesco al termine della Laudato si’:
Ti lodiamo, Padre, con tutte le tue creature, che sono uscite dalla tua mano potente. Sono tue, e sono colme della tua presenza e della tua tenerezza. Laudato si’.
Figlio di Dio, Gesù, da te sono state create tutte le cose. Hai preso forma nel seno materno di Maria, ti sei fatto parte di questa terra, e hai guardato questo mondo con occhi umani. Oggi sei vivo in ogni creatura con la tua gloria di risorto. Laudato si’.
Spirito Santo, che con la tua luce orienti questo mondo verso l’amore del Padre e accompagni il gemito della creazione, tu pure vivi nei nostri cuori per spingerci al bene, Laudato si’.
Signore Dio uno e trino, comunità stupenda di amore infinito, insegnaci a contemplarti nella bellezza dell’universo, dove tutto ci parla di te. Risveglia la nostra lode e la nostra gratitudine per ogni essere che hai creato. Donaci la grazia di sentirci intimamente uniti con tutto ciò che esiste. Dio d’amore, mostraci il nostro posto in questo mondo, come strumenti del tuo affetto per tutti gli esseri di questa terra, perché nemmeno uno di essi è dimenticato da te. Illumina i padroni del potere e del denaro perché non cadano nel peccato dell’indifferenza, amino il bene comune, promuovano i deboli, e abbiano cura di questo mondo che abitiamo. I poveri e la terra stanno gridando: Signore, prendi noi con il tuo potere e la tua luce, per proteggere ogni vita, per preparare un futuro migliore, affinché venga il tuo Regno di giustizia e di pace, di amore e di bellezza. Laudato si’.
Papa Francesco a Lisbona nella GMG, incontrando i giovani all’università, ha lasciato un mandato che è rivolto anche a noi.
“Non dimenticate che abbiamo bisogno di una ecologia integrale, di ascoltare la sofferenza del pianeta insieme a quella dei poveri, di mettere il dramma della desertificazione in parallelo con quello dei rifugiati, il tema delle migrazioni insieme a quello della denatalità: di occuparci della dimensione materiale della vita all’interno di una dimensione spirituale. Non polarizzazioni, ma visioni d’insieme.
È importante anche rivedere i nostri sentimenti troppe volte impregnati di pessimismo. In questo frangente storico, anche se le sfide sono enormi e i gemiti dolorosi, abbracciamo il rischio di pensare che non siamo in un’agonia, bensì in un parto: non alla fine, ma all’inizio di un grande spettacolo”.
C. Fiduciosi nella misericordia del Padre, preghiamo: Padre nostro!
E su tutti noi, sulle nostre famiglie, su tutto il genere umano scorra la giustizia e la pace del Signore! E il Signore ci benedica e ci custodisca, mostri a noi il suo volto e abbia misericordia di noi; rivolga verso di noi il suo sguardo; il Signore ci benedica!
Amen
Canto finale
Il Cantico
ISSN 1974-2339
Pubblicazione riservata