Tratto dall’Intervento di Suor Alessandra Smerilli, F.M.A.,
Segretario del Dicastero per il servizio dello Sviluppo Umano integrale

Il messaggio di Papa Francesco anticipa la grande prospettiva e il tema del Giubileo ormai imminente. “Spera e agisci con il creato” è il titolo che già orienta la prossima Giornata di preghiera per la cura del creato verso l’Anno Santo, che si aprirà il 24 dicembre. Il 1° settembre al centro della riflessione ecclesiale sarà dunque la speranza. Già la bolla di indizione del Giubileo ha acceso l’attenzione su questa virtù teologale. Ora un tema di primo piano nel Magistero della Chiesa e nel cuore universale di Papa Francesco – il tema dell’ecologia integrale – potrà essere approfondito nell’orizzonte di riscatto e di riapertura della storia che caratterizza ogni Giubileo. “Spera e agisci”.
C’è speranza – oggi è drammaticamente più chiaro – se c’è cambiamento delle condizioni presenti. Il ministero di Gesù, profeticamente orientato «a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore» (Lc 4, 18b-19), annuncia una vicinanza di Dio che chiede conversione. La conversione ecologica, come ogni esperienza di conversione, è un avvenimento spirituale con ripercussioni visibili, concrete. Il messaggio di quest’anno, che noterete avere un contenuto marcatamente teologico, vuole sostenere questa consapevolezza che rende la speranza quasi un miracolo di Dio in noi, ma anche attorno a noi: una meraviglia della grazia che va ben oltre l’ottimismo (o il pessimismo) con cui possiamo sentimentalmente rispondere alle circostanze storiche.
Mosso dall’aggravarsi della crisi climatica, nell’ottobre scorso Papa Francesco ha pubblicato un nuovo appello “a tutte le persone di buona volontà”, l’Esortazione apostolica Laudate Deum, più volte ripresa in questo nuovo messaggio. La chiamata urgente alla conversione, che viene dalla realtà storica, ma che già è al centro del vangelo, chiede un’inversione di rotta che riguarda le coscienze.
Ciò che è più concreto, visibile, terreno – ciò che l’aria, l’acqua, la terra e i poveri ci gridano nella loro sofferenza – è intimamente connesso a una rivoluzione dello spirito. È questo avvenimento a rompere le catene causali che sembrano predeterminare il destino del mondo. Il Nuovo può germogliare: va accolto e coltivato, va riconosciuto e indicato.
Il capitolo ottavo della Lettera ai Romani è un capolavoro della teologia paolina. Come spesso avviene leggendo le lettere dell’Apostolo, sembra di ascoltare la viva voce con cui Paolo doveva dettare allo scriba ciò che usciva dal suo cuore ispirato. In particolare, colpisce qui la sua capacità di sentire l’intera creazione che geme e soffre. Le condizioni del Pianeta non erano certo quelle attuali, ma già nel Nuovo Testamento un radicale senso di comunione con tutte le creature rende ascoltabile il grido della terra e dei viventi: un bisogno di salvezza e di redenzione che oggi si è fatto solo infinitamente più acuto, per responsabilità degli esseri umani. E non di tutti gli esseri umani allo stesso modo, ma particolarmente di chi più dalla creazione ha avuto, ha preso. Di chi ha scavalcato gli equilibri su cui si fonda la giustizia.
Il testo del Papa è da oggi affidato alla meditazione e alla rielaborazione delle Chiese, dei cristiani di altre confessioni e di tutte le donne e gli uomini di buona volontà. L’impegno per la cura del creato è un ambito di riflessione e di azione tra i più aggreganti, capace di mobilitare energie giovani e spiritualità diverse. Come Dicastero siamo pronti, ancora una volta, ad accompagnare e a facilitare la diffusione della speranza che le parole di Papa Francesco comunicano a chi lavora a un futuro sostenibile, di giustizia e di pace. Inoltre … insieme alla Rete Mondiale di Preghiera del Papa inviteremo ad agire concretamente e ad avere più consapevolezza con uno sguardo di speranza riguardo la cura della nostra casa comune.

Il Cantico
ISSN 1974-2339
Pubblicazione riservata