TEMPO DEL CREATO 2023 – 2ª TAPPA ITINERARIO DELLE TEMPORA
Nelle Quattro Tempora celebrate fin dai primordi della Chiesa Apostolica e che segnano l’inizio delle quattro stagioni, si domanda al Creatore di benedire i frutti del raccolto o la semina che si sta per effettuare e lo si ringrazia per i doni della terra “la quale ne sustenta et governa”, dice S. Francesco, vedendo in “sora nostra matre terra” la figura di Dio Madre che ci nutre e ci dà vita.
Questi quattro tempi sono figura di un itinerario spirituale di crescita personale e comunitaria a cui possiamo dare il nome di conversione, indispensabile per poter riconoscere nei frutti della terra i doni che Dio elargisce a tutta la famiglia umana sia in senso fisico che spirituale per alimentare in noi i germogli di una vita destinata ad essere piena ed eterna. Il cammino penitenziale di una vita virtuosa è “graduale” e scandito in tappe, per aiutarci ad apprendere nuovamente a ringraziare il Signore per tutti i suoi doni e per aiutarci a sentirci investiti del delicato compito di custodirli rispettando il progetto originario del Creatore, senza volerci sostituire a Lui.
A partire dal Tempo del Creato 2023 camminiamo nell’anno celebrando le Tempora, come preghiera personale, preghiera liturgica e anche digiuno, per annunciare il bisogno della salvezza con tutto noi stessi e alimentare il cambiamento interiore, la conversione quotidiana, per camminare nella via maestra della “com-passione”.
Le creature di questo mondo non ci si presentano più come una realtà meramente naturale, perché il Risorto le avvolge misteriosamente e le orienta a un destino di pienezza. Gli stessi fiori del campo e gli uccelli che Egli contemplò ammirato con i suoi occhi umani, ora sono pieni della sua presenza luminosa. Se l’universo si sviluppa in Dio, che lo riempie tutto, c’è un mistero da contemplare in una foglia, in un sentiero, nella rugiada, nel volto di un povero».
Il mondo canta un Amore infinito, come non averne cura?
(Papa Francesco, Laudate Deum 65)
In questo tempo d’inverno ci impegniamo
– a rivolgerci al Verbo incarnato come al medico che risana, ordina e rettifica i nostri affetti;
– a riconoscere che il nostro cuore è malato di orgoglio, superbia, egoismo, e si muove come se tutto fosse suo;
– a purificare la nostra vita eliminando tutto ciò che impedisce, ostacola, distrae dall’accogliere il Signore che è in mezzo a noi;
– a riconoscere che tutto ciò che ci circonda è affidato a noi dal Creatore e Redentore perché porti frutti di giustizia e di pace;
– a non tirarci indietro per pigrizia e paura dal denunciare le ingiustizie e agire a favore della nostra casa comune e di coloro che per primi sono vittime della nostra incuria e del nostro consumismo rapace.
AZIONE: Nella preghiera, nell’adorazione, nell’ascolto operoso della Parola cerchiamo la familiarità col Verbo incarnato per lasciarci da Lui amare e trasformare in operatori di pace e di fraternità.
Alla luce della fede, valutiamo seriamente i nostri desideri, affetti e le nostre scelte per eliminare ciò che è disordinato, ci isola, ci inganna allontanandoci dalla comunione con il Signore e con tutte le sue creature. Ripensiamo al nostro uso del potere nelle relazioni e nelle attività in famiglia, nel lavoro, nella comunità. Prendiamoci cura di una situazione di ingiustizia per sperimentare concretamente la nostra collaborazione con il Signore.
Nel passaggio da una tappa all’altra delle Tempora verranno proposte occasioni di approfondimento alla luce delle Encicliche “Laudato si’”, “Fratelli tutti” e della Esortazione apostolica “Laudate Deum” per accompagnare la nostra risposta al dono del creato, casa comune dell’unica famiglia umana.
Fraternità Francescana Frate Jacopa
Il Cantico
ISSN 1974-2339
Pubblicazione riservata