Nelle Quattro Tempora celebrate fin dai primordi della Chiesa Apostolica e che segnano l’inizio delle quattro stagioni, si domanda al Creatore di benedire i frutti del raccolto o la semina che si sta per effettuare e lo si ringrazia per i doni della terra “la quale ne sustenta et governa” dice S. Francesco, vedendo nella “sora nostra matre terra” la figura di Dio Madre che ci nutre e ci dà vita.
Questi quattro tempi sono figura di un itinerario spirituale di crescita personale e comunitaria a cui possiamo dare il nome di conversione o penitenza, indispensabile per poter riconoscere nei frutti della terra i doni che Dio Madre elargisce a tutta la famiglia umana sia in senso fisico che spirituale per alimentare in noi i germogli di una vita destinata ad essere piena ed eterna.
Il cammino penitenziale di una vita virtuosa è “graduale” e scandito in tappe, per aiutarci ad apprendere nuovamente a ringraziare il Signore per i frutti della terra e per tutti i suoi doni e per aiutarci a sentirci investiti del difficile e delicato compito di custodirli rispettando il progetto originario del Creatore, senza volerci sostituire a Lui.

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Nel passaggio alla Tempora di primavera chiediamo al Signore il dono della TEMPERANZA. Accogliendo dal Signore il dono della TEMPERANZA invocato nella preghiera, in questo tempo ci impegniamo a ….
liberarci dalla voracità consumistica, dai falsi bisogni dominando i nostri appetiti e passioni disordinate per vivere in armonia con noi stessi, gli altri e il creato usando dei beni con moderazione e sobrietà
per apprezzare e godere di ogni cosa, ogni momento, ogni relazione.
AZIONE: Digiuniamo da acquisti non necessari, dallo spreco, dall’uso eccessivo dell’auto e degli strumenti digitali; orientiamo tempo, desideri, affetti verso ciò che è bene e ci fa vivere in armonia con noi stessi, gli altri, la creazione e Dio, condividendo i doni ricevuti.

Il Cantico
ISSN 1974-2339
Pubblicazione riservata