porzjpegUn gruppetto di persone della nostra Fraternità di Verona ha recentemente soggiornato per alcuni giorni ad Assisi. La giornata più intensa è stata sicuramente quella dedicata alle “trasferte” in vari luoghi dell’Umbria: Trevi, Montefalco e Foligno. Oltre alla visita dei paesi eravamo interessati a parlare con alcune persone; Corinna, in particolare, aveva un preciso riferimento per ogni tappa che abbiamo fatto.
A Montefalco abbiamo ammirato gli affreschi di Benozzo Gozzoli che decorano la chiesa e la cappella del convento di S. Fortunato. P. Raffaello ci ha spiegato le varie vicende dell’intero complesso che presenta anche resti di mura antiche per le quali sono previsti lavori di ristrutturazione da parte della soprintendenza alle Belle Arti. Attualmente il convento ospita un gruppo di novizi della provincia umbra Ofm.
Nei pressi di Foligno si trova il convento di S. Bartolomeo; ci ha accolti P. Giuseppe. Oltre agli impegni in convento, si occupa di organizzare pellegrinaggi in Terra Santa per conto del Commissariato di Terra Santa dell’Umbria. Abbiamo ipotizzato una bella esperienza di questo tipo per la nostra Fraternità, sarebbe davvero splendido! Il problema, però, è trovare un periodo che vada bene per tutti; bisogna anche tenere presente le condizioni climatiche che in estate sono particolarmente impegnative soprattutto per chi non è abituato a viaggi di questo tipo. Ne riparleremo nei prossimi incontri!
Il convento di S. Martino è vicino a Trevi. Il nostro riferimento era P. Giulio, al quale dobbiamo essere davvero grati per la consueta, calorosa accoglienza unita a un sincero interesse per le nostre vicende. Dopo essersi informato sul nostro cammino di Fraternità, ha parlato delle vocazioni della provincia umbra Ofm, che sono solo di poco inferiori a quella veneta. P. Giulio ha fatto anche qualche considerazione su papa Francesco che, essendo un gesuita, è un “innesto” tra S. Francesco e S. Ignazio. Il papa insiste sulla necessità di una fede povera, ed anche sul necessario rinnovamento della Chiesa in una rinnovata accoglienza dello spirito evangelico. Per rinnovare lo stile della Chiesa bisogna seguire S. Francesco; bisogna svegliare la passione per Cristo crocifisso. Al termine della giornata abbiamo concordato sul fatto che le zone a noi care dell’Umbria riservano sempre gioiosi incontri i quali confermano la validità e l’attualità della spiritualità francescana.

Renato Dal Corso

NULLA VA PERDUTO…

È la sera del 14 agosto, vigilia dell’Assunzione di Maria. Ringrazio il Signore che mi dà la gioia di essere qui ad Assisi con Maria, Renato e Franco (vorrei che ci fossimo tutti…) per celebrare questa giornata di festa della Madonna e… nostra.
Qui a Santa Maria degli Angeli tutto inizia con la grande “Veglia”, quasi come la Veglia del Sabato Santo.
Siamo tutti fuori sul piazzale e viene acceso un grande falò; chi voleva poteva mettere, nel pomeriggio, una intenzione di preghiera tra i rami. Si inizia con un canto, siamo in tanti: il Celebrante con i Sacerdoti, le Confraternite femminili e maschili, i Religiosi, le Religiose e tutti noi Popolo di Dio.
Vengono proclamate varie letture, intercalate dal canto dei Salmi, poi in processione, con le fiaccole accese, entriamo in Basilica recitando il Santo Rosario.
La Basilica ci accoglie splendente di luce; sulla destra, di fianco alla Porziuncola, l’Altare della Vergine è un giardino fiorito.
La Celebrazione del Transito della Madonna continua con l’ufficio di Letture. Dopo la prima lettura si cantano i “Trapari” della liturgia russa in onore della Beata Vergine Maria Assunta in cielo, intercalati dal salmo 118. Il solista è frate Alessandro Brustenghi; la sua splendida voce fa vibrare i cuori e innalza la mente alla gloria di Dio. Recitiamo poi, tutti insieme, la bellissima preghiera a Maria Assunta di Paolo VI.
Al termine cantiamo il Te Deum per ringraziare il Signore di averci dato una così grande Madre e concludiamo con il canto “Madonna degli Angeli”.
Usciamo ed è già buio ma dall’alto della Basilica scende un fascio di luce, è la statua di Maria che tende le braccia verso tutti noi. La piazza è gremita, c’è aria di festa; nei nostri cuori c’è la gioia di sapere che la nostra Madre è in cielo, ci guarda, ci protegge, ci porta a Gesù, segno di sicura speranza e consolazione.
L’Assunzione di Maria in anima e corpo ci assicura che nulla va perduto della nostra vita.

Corinna Rinaldi