Tutti in rete: che traffico!
E si sa: il traffico inquina. Internet ha avuto una espansione mondiale esponenziale. In tutto il mondo si accede alla rete per inviare mail, aggiornare i social, condividere immagini o video, guardare film o ascoltare musica. Oppure per acquistare, investire, sbrigare pratiche o richiedere documenti. Chi non è in rete è privo di una piena integrazione sociale, al punto che oggi si parla di accesso alla “cittadinanza digitale”.
L’uso della rete ha alcune ricadute positive sull’ambiente: riduce gli spostamenti o la quantità di carta usata solo per citarne le più evidenti.
Pochi sono invece consapevoli che il traffico di dati in rete inquina.
Internet non è una tecnologia ad impatto ambientale nullo a causa del consumo di energia impiegata dai grandi server necessari a processare e conservare i dati che circolano nel web. Insomma navigare in internet ha un’impronta digitale per l’emissione di CO2 legata al consumo di energia elettrica e per il consumo di acqua necessaria al raffreddamento dei server.

L’impronta digitale
Unamail per raggiunge il destinatario viene memorizzata, ricopiata e trasmessa circa dieci volte prima di essere consegnata. È così anche per il trasferimento di altri tipi di dati: immagini, video, documenti.
Se Internet fosse una Nazione sarebbe il quarto fra gli Stati più inquinanti dopo Cina, India e Stati Uniti.
Per avere una percezione dell’inquinamento prodotto pensiamo che: un’ora di videochiamata emette da un etto e mezzo a un chilo di anidride carbonica e consuma dai due ai dodici litri di acqua.
Usare un’ora al giorno lo smartphone produce 1,25 tonnellate di C02 in un anno.
Nel 2018 guardare video online ha prodotto oltre 300 milioni di tonnellate di CO2. Inviare otto email produce tanta CO2 quanto quella di un’auto che percorre 1 km.
Per non parlare delle imprese. Una azienda con 100 dipendenti e un invio medio di 33 mail al giorno per 220 giorni all’anno produce circa 13,6 tonnellate di CO2, equivalenti a 13 viaggi andata e ritorno da Parigi a New York.

Gesti di cura quotidiana nell’uso di internet
La consapevolezza che anche l’uso di internet ha un’impronta digitale ci permette di scegliere di adottare comportamenti più sobri e rispettosi dell’ambiente.
Ecco alcuni suggerimenti rintracciati nel web a cui mi permetto di aggiungere una regola d’oro: “Prima di usare internet interrogati: ne ho veramente bisogno?”

Per una buona conversione ecologica:
Pensa prima di scrivere:
chiediti se inviare o rispondere ad una mail ti è proprio necessario.
Sei sicuro di aver letto con attenzione la mail ricevuta? Magari il chiarimento che stai per richiedere è già lì sotto i tuoi occhi. Stai rispondendo solo per un ringraziamento tutto sommato non necessario? Oppure per una conferma di lettura non richiesta? Bene, se hai deciso di rispondere allora leggi con attenzione quello che hai scritto prima di procedere all’invio: sei stato chiaro e completo? Spesso una mail ne innesca altre tre o quattro di chiarimenti!
Ricordati dell’allegato: sbadataggine e fretta ci fanno dimenticare di allegare il documento, ne seguirà una mail di richiesta e un’altra per l’invio del documento e forse una per ridere insieme dell’accaduto.
Evitare mail interlocutorie: una breve telefonata è spesso più cordiale e permette di accordarsi o chiarirsi senza innescare una catena di mail.

Per un incontro indica e chiedi di indicare più opzioni su date e orari. Tre persone per accordarsi possono scambiarsi anche una decina di mail.
Limita l’uso delle mailing: sei sufficientemente certo che tutti i destinatari sino interessati alla tua comunicazione?
Riduci gli invii CC e CCN: distingui quali mail necessitano di essere condivise nei gruppi di lavoro e quali no.
Cancella le mail che non ti servono più e svuota la mailbox se scarichi in locale la posta importante liberi la tua mailbox, impegni meno memoria del server ed eviti il reinvio delle mail non consegnate. Tutte le e-mail archiviate nella casella postale occupano spazio nei data center dove sono conservate, consumando energia per far funzionare i server e acqua per raffreddarli.
Togli l’iscrizione alla newsletter che non leggi: riceverle è fastidioso inutile ed inquina.
Disistalla dal computer e dallo smartphone le app che non usi: le app sono attive anche se non le usi, si aggiornano periodicamente scambiando dati con i server e quindi con impatto ambientale.
Spegni la webcam nelle video chiamate: non sempre è possibile o opportuno farlo, ma se lo fai ridurrai di molto la trasmissione di dati.
Limita i messaggi vocali: un vocale usa più traffico dati dei messaggi di testo. Preferisci sempre una breve telefonata a una conversazione tramite vocali.
Guarda i video in bassa risoluzione: spesso una bassa risoluzione è sufficiente e riduce la trasmissione di dati.
Riduci il tempo che trascorri sui social: meno stress e meno dati trasmessi, avrai più tempo per te, più facilità di concentrarti nelle tue attività senza ansia di dover guardare i messaggi e dover rispondere.
Ascolta la musica offline: scarica in locale la musica che ascolti più spesso, i dati transiteranno dal server al tuo computer solo una volta e non ad ogni ascolto.

Alfiero Salucci 

Fonti:
https://www.focus.it/ambiente/ecologia/mandare-email-inquina-come-andare-in-auto-o-volare-da-parigi-a-new-york https://www.vediamocichiara.it/ridurre-linquinamento-digitale/ https://investiresponsabilmente.it/2018/07/10/inquinamento-digitale-internet-nemico-amico-dellambiente https://economiacircolare.com/inquinamento-da-internet-quanto-pesa-e-come-ridurlo/

Il Cantico
ISSN1974-2339
Pubblicazione riservata