Acqua e clima: mettiamo al primo posto la salute delle persone e del pianeta

ACQUA E CAMBIAMENTI CLIMATICI
La Giornata Mondiale dell’Acqua 2020 si propone di richiamare l’attenzione dei decisori politici e dei cittadini sulle connessioni tra l’acqua e i cambiamenti climatici. Un uso responsabile dell’acqua può infatti contribuire a ridurre o mitigare alcuni effetti, come le inondazioni, la siccità, la scarsità d’acqua e l’inquinamento ma anche contribuire a prevenire gli impatti di pandemie come quella del Coronavirus.
Adattandoci agli effetti idrici del cambiamento climatico, tutelando le risorse idriche del Pianeta e garantendo a tutti l’accesso universale all’acqua potabile e sicura, proteggeremo la nostra salute e quella di tutti e potremo contribuire a salvare il futuro dell’umanità e del Pianeta Terra.

MESSAGGI PER LA GIORNATA MONDIALE 2020
1. Non possiamo permetterci di aspettare.
L’esperienza dell’emergenza coronavirus dimostra che per contrastare pandemie a livello mondiale, così come gli effetti drammatici dei cambiamenti climatici, gli Stati e la Comunità Internazionale devono impegnarsi ad adottare politiche e strategie mondiali condivise che mettano l’accesso all’acqua e la sua tutela al centro dei piani d’azione.
2. L’acqua è una risorsa essenziale per ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici. Garantire a tutti l’accesso all’acqua potabile e soluzioni idriche e igienico-sanitarie sostenibili è un dovere degli Stati e della comunità internazionale e costituisce una precondizione per contrastare pandemie.
3. Ognuno ha un ruolo da svolgere. Nella nostra vita quotidiana ci sono semplici ma importanti gesti che tutti possiamo fare oggi per contrastare il coronavirus ma che costituiscono un investimento per contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici. ’acqua è una risorsa indispensabile non solo per diversi settori produttivi ma costituisce soprattutto una risorsa indispensabile per la vita e quindi per contrastare, attraverso l’igiene personale, pandemie, che attraversano i confini degli Stati.
Garantire a tutti l’accesso universale all’acqua per uso umano e per l’igiene personale, evitare contagi lavandosi le mani, lavorare insieme per gestire e utilizzare l’acqua in modo più efficiente costituiscono alcune delle modalità con cui, tutti insieme, possiamo uscire dall’attuale emergenza ma anche combattere il cambiamento climatico e proteggere le comunità locali e la stessa umanità.

NON POSSIAMO PERMETTERCI DI ASPETTARE
È urgente che i responsabili delle politiche ambientali mettano l’acqua al centro dei piani d’azione perché:
• L’incertezza sul futuro non può essere una scusa per l’inerzia di oggi; se il mondo vuole limitare l’aumento della temperatura globale ben al di sotto dei 2°C è necessario agire immediatamente.
• È necessario considerare l’acqua come parte della soluzione. Una migliore gestione dell’acqua è una componente essenziale delle strategie di mitigazione e adattamento del clima.
• Migliorare le pratiche di gestione delle acque può contribuire ad aumentare la resilienza climatica, migliorare la salute degli ecosistemi e ridurre il rischio di disastri legati all’acqua.
• È necessario garantire la cooperazione transfrontaliera per affrontare gli impatti climatici che superano i confini nazionali e per migliorare la cooperazione regionale.
• I finanziamenti per il clima e per la gestione delle risorse idriche sostengono la resilienza climatica delle comunità, favoriscono la creazione di posti di lavoro e contribuiscono a migliorare i risultati dello sviluppo sostenibile.

L’ACQUA PUÒ AIUTARE A COMBATTERE IL CAMBIAMENTO CLIMATICO
– Le zone umide assorbono anidride carbonica dall’aria.
– La vegetazione protegge dalle inondazioni e dall’erosione.
– l’acqua piovana può essere conservata e riutilizzata durante i periodi secchi.
– Le acque reflue possono essere riutilizzate. – In agricoltura (responsabile del 70% dei consumi) è necessaria una migliore gestione dell’acqua.

Ci sono soluzioni sostenibili, convenienti e replicabili. UN-Water ne segnala alcune:
Migliorare lo stoccaggio del carbonio. Le zone umide coprono circa il 3% della superficie terrestre, ma immagazzinano almeno il doppio di carbonio di tutte le foreste della Terra. I suoli di mangrovie possono sequestrare fino a tre o quattro volte più carbonio rispetto ai suoli terrestri.
Proteggere le barriere naturali. Le mangrovie costiere e le zone umide sono barriere naturali, efficaci e poco costose, in grado di contrastare le inondazioni, gli eventi meteorologici estremi e l’erosione.
Raccogliere l’acqua piovana. È particolarmente utile nelle regioni con distribuzione irregolare delle precipitazioni per costruire resilienza agli inondazioni e garantire forniture per i periodi di siccità.
Adottare un’agricoltura intelligente dal punto di vista climatico. La pratica dell’agricoltura di conservazione per incrementare la materia organica del suolo (necessaria per trattenere l’acqua), la riduzione delle perdite post-raccolta e degli sprechi alimentari e la trasformazione dei rifiuti in una fonte di sostanze nutritive o biocarburanti/biogas può aiutare sia la sicurezza alimentare che il contrasto ai cambiamenti climatici.
Riutilizzo delle acque reflue. Le risorse idriche non convenzionali, come le acque reflue regolamentate trattate, possono essere utilizzate per l’irrigazione e per scopi industriali e comunali.

OGNUNO HA UN RUOLO DA SVOLGERE
Buone pratiche di igiene per contrastare il coronavirus e i cambiamenti climatici
Oltre a seguire le linee guida ufficiali del Ministero della sanità, segnaliamo alcune buone pratiche integrative:
– L’igiene delle mani è essenziale per contenere la diffusione del COVID-19 e molte altre malattie infettive. In qualsiasi momento della giornata ricordati di lavarti le mani regolarmente con acqua e sapone o una soluzione a base di alcol. Ogni volta che ti insaponi le mani, non dimenticarti di chiudere il rubinetto!
– Sostieni progetti che garantiscono l’accesso ad acqua potabile sicura e servizi igienici, negli spazi pubblici delle nostre città ma soprattutto nei Paesi più poveri, per contribuire a contrastare future pandemie e a proteggere noi stessi, le nostre comunità e la stessa umanità.
– Bevi acqua del rubinetto. L’acqua che esce dai rubinetti di casa è potabile, sicura e controllata. Non è un mezzo di trasmissione del virus ed è una delle modalità più sicure per garantire la nostra salute. Solo in Italia vengono utilizzate 8 miliardi di bottiglie di plastica ogni anno. Bottiglie che, dopo il breve uso, diventano subito un rifiuto da smaltire con alti costi anche sull’ambiente.
L’imbottigliamento ha un forte impatto sulla disponibilità di acqua per le comunità locali, poiché le aziende si appropriano dei diritti d’uso delle sorgenti. Inoltre, l’acqua imbottigliata proviene spesso da zone molto lontane dal luogo di acquisto, contribuendo alle emissioni di Co2 dovute ai trasporti.
– Fai una doccia di cinque minuti. La scarsità d’acqua colpisce già quattro persone su dieci. Fare docce più brevi è un ottimo modo per risparmiare questa preziosa risorsa e ridurre l’inquinamento delle falde.
– Scegli un pasto vegetariano. I cambiamenti dietetici, con alimenti vegetali e alimenti di origine animale sostenibili, potrebbero ridurre le emissioni di gas serra fino a 8,0 giga tonnellate all’anno
– Non buttare via cibo commestibile. Si stima che 1/3 di tutto il cibo prodotto a livello globale vada perduto o sprecato. Ridurre lo spreco di cibo riduce la domanda di agricoltura, che è un settore tra i maggiori consumatori di acqua.
– Spegni i tuoi dispositivi tecnologici quando non li usi.
Attualmente il 90% della produzione di energia è ad alta intensità idrica. Spegnendo i nostri dispositivi quando non li usiamo, contribuiremo a ridurre l’energia che deve essere prodotta.
– Fai degli acquisti sostenibili. Per produrre un paio di jeans servono 10.000 litri di acqua virtuale lungo tutta la filiera (dalla coltivazione del cotone fino all’acquisto), una quantità pari a quello che una persona beve in 10 anni.
Le modalità con cui ci approvvigioniamo possono avere un grande impatto sul consumo di acqua e altre risorse essenziali.

Per approfondimenti: https://contrattoacqua.it/

QUALCHE ALTRO DATO SU ACQUA E CAMBIAMENTI CLIMATICI

• Oggi, 1 persona su 3 – circa 2,2 miliardi – vive senza acqua potabile sicura. (OMS/UNICEF 2019)
• Entro il 2050, fino a 5,7 miliardi di persone potrebbero vivere in aree in cui l’acqua è scarsa per almeno un mese all’anno, creando una concorrenza senza precedenti per l’acqua. (UNESCO 2018)
• L’approvvigionamento idrico e i servizi igienico- sanitari resistenti al clima potrebbero salvare ogni anno più di 360.000 neonati. (ONU 2018)
• Se limitiamo il riscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi al di sopra dei livelli preindustriali, rispetto ai 2 gradi centigradi, potremmo ridurre lo stress idrico indotto dal clima fino al 50%. (UN-Acqua 2019).
• Gli eventi meteo estremi – determinati da un aumento di frequenza e intensità a causa dei cambiamenti climatici – hanno causato oltre il 90% dei principali disastri nell’ultimo decennio. (UNDRR 2015).
• Entro il 2040, si prevede che la domanda globale di energia aumenterà di oltre il 25% e la domanda di acqua aumenterà di oltre il 50%, principalmente da parte dell’industria manifatturiera, della produzione di elettricità e delle famiglie. (Agenzia internazionale dell’energia 2018/UNESCO 2018).

Il Cantico
ISSN 1974-2339
Pubblicazione riservata