La Diocesi di Bologna nell’anno 2020-2021 si è impegnata ad approfondire l’icona del seminatore, offrendo un cammino biblico per tutti in questo tempo di pandemia (cf Nota Pastorale di S. Em. Mons. Matteo Maria Zuppi). Riportiamo alcune risonanze espresse negli incontri di preghiera mensili della Zona Pastorale Fossolo in Bologna.

Per commentare il versetto del Padre nostro “Venga il tuo Regno” è stato scielto il seguente brano evangelico:
“Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua vita? E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta” (Mt 6,25-33).
Il brano evangelico sopra riportato ci stimola a cercare il regno di Dio lasciandoci vestire con la sua Parola, come fossimo l’erba del campo che viene rivestita di gigli, e lasciandoci nutrire dalla sua Parola, come fossimo gli uccelli del cielo che non seminano e non mietono eppure il Padre celeste li nutre.
Un cuore docile ci consente di essere un terreno fertile dove la Parola cresce come un seme.
Ma questa crescita non significa “fare di più” (Il seminatore uscì a seminare, Nota pastorale S.Em. M.M. Zuppi, 2020-2021) o moltiplicare le iniziative. Significa fare meglio quello che possiamo fare. È una questione di qualità, non di quantità!
Occorre dare alle azioni “motivazioni adeguate” (EG 82). Altrimenti i doveri stancano “più di quanto sia ragionevole”. Lo dice la Evangelii Gaudium rivolgendosi agli operatori pastorali che sentono il peso delle loro opere. Sentire questo peso, dice il papa, è inevitabile se si portano avanti “progetti o sogni di successo coltivati nella vanità” oppure se si presta “maggiore attenzione all’organizzazione che alle persone”…
Occorre qualificare le nostre azioni con uno “stile nuovo”: lo stile di Cristo che ci ha lasciato l’esempio perché ne seguiamo le orme.

Graziella Baldo

L’invocazione “Venga il Tuo Regno” ci sollecita a cercare il Regno di Dio nella quotidianità dando la priorità non a noi stessi, ai nostri sentimenti, ma piuttosto al desiderio di farci guidare e custodire dal Signore.
L’invocazione del Padre nostro “Venga il Tuo Regno” non esprime il sogno di allontanarci dalla realtà per vivere in una dimensione ovattata e soffrire di meno, ma esprime una tensione al compimento del Regno di Dio in noi per mezzo della grazia, da cui soltanto può nascere uno sguardo rinnovato sul mondo che porti a un’esperienza di gioia, di fraternità e di pace.

Lucia Baldo

Il Cantico
ISSN 1974-2339
Pubblicazione riservata