img108Il percorso partecipativo che ha condotto al II Forum Nazionale di Etica civile (Milano, 1-2 aprile 2017) è stato promosso da una pluralità di soggetti (Aggiornamenti Sociali, Associazione Cercasi un fine, Associazione Incontri, Centro Studi Bruno Longo, FOCSIV, Fondazione Lanza, Il Regno, Istituto di formazione politica Pedro Arrupe), convinti che la collaborazione sia un valore aggiunto decisivo in questo frangente storico dominato dagli individualismi e dalla frammentazione.
Abbiamo fin da subito pensato il Forum come un luogo di confronto tra riflessioni e buone pratiche, nel segno della partecipazione più ampia possibile. Il dialogo avviato tra i partecipanti – con le loro esperienze e le loro proposte condivise online – e poi concretizzato nei seminari e nel Forum Nazionale ha permesso di evidenziare una volta di più il ruolo centrale della dimensione civile per una buona convivenza sostenibile nelle nostre città, così come nella polis globale.
Nell’incontro con una delegazione dei promotori del Forum, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato l’importanza di ritrovare le ragioni etiche dello stare insieme; il tentativo di far incontrare segmenti di società che di solito agiscono in maniera separata; lo sforzo di andare oltre i compartimenti stagni per vivere quella circolarità senza la quale non si crea comunità. Le parole del Presidente ci incoraggiano ad andare avanti nella direzione intrapresa.
Dal percorso fin qui fatto e dal Forum abbiamo imparato insieme che occorre tessere un’etica civile, capace di attingere a tradizioni diverse, per interpretare la poliedrica realtà attuale e proporre pratiche rinnovate. In particolare, abbiamo capito che un’Etica civile attenta al bene comune tocca diverse dimensioni qualificanti della convivenza:
1) una politica che sia risposta condivisa alle domande fondamentali delle nostre città; che sia sintonizzata su ciò che è giusto, costruttivo, vero, solidale per me e per gli altri; che sia intessuta di partecipazione, competenza e lotta alla corruzione;
2) un’idea innovativa di cittadinanza, slegata da quella esclusiva di nazionalità, perché ciascuno possa esercitare i diritti e i doveri fondamentali della persona in qualunque luogo, secondo un fondamentale ius dignitatis humanae;
3) una città accogliente per l’incontro tra le diversità, spazio di dialogo senza violenza tra differenti religioni, sulla base di quella Regola d’Oro che è preziosa fonte di ispirazione per un’etica civile;
4) un’educazione orientata ad una nuova coscienza, generatrice di città inclusive e poliedriche, intessute di connessioni; tesa a formare i giovani ad una democrazia partecipata, etica e responsabile che affezioni alla polis;
5) valorizzare le tante buone pratiche che esprimono un rapporto sostenibile tra economia e ambiente, sapendo che solo nella prospettiva dell’ecologia integrale potranno essere affrontati e risolti i complessi problemi ambientali;
6) un’economia orientata al contrasto della disuguaglianza e della povertà diffusa; attenta alla dimensione civile, della solidarietà e della condivisione; rigorosa nel rispetto delle norme (specie in ambiti come l’evasione e l’elusione fiscale o la normativa sul lavoro);
7) una comunicazione che sappia responsabilmente esprimere un dibattito pubblico libero, informato e plurale, ponendosi come strumento di formazione di coscienza civile, per persone e comunità, nella rigorosa attenzione per la veridicità di quanto veicolato.
Alla luce del percorso compiuto noi promotori sottoscriviamo questo PATTO PER UN’ETICA CIVILE impegnandoci:
* a operare responsabilmente nei rispettivi ambiti di azione sulla base della rinnovata consapevolezza delle dimensioni dell’etica civile;
* a condividere motivazioni e linee d’azione;
* a partecipare attivamente alle tappe successive di questo fecondo cammino, a partire da alcuni cantieri di lavoro trasversali che riprendono la dinamica e i contenuti del Forum;
* a rendere accessibili questi percorsi attraverso il sito internet del Forum.
Non vogliamo costituire un partito né un movimento, ma condividere un percorso caratterizzato da uno stile e da un metodo di ascolto reciproco anche tra posizioni e ambiti diversi, aldilà della solitudine in cui spesso si trovano persone e gruppi che vivono scelte eticamente difficili.
Vi invitiamo a sottoscrivere questo PATTO PER UN’ETICA CIVILE, mossi dalla speranza in una rinnovata convivenza civile alla cui costruzione tutti possano contribuire.
Primi firmatari:
Aggiornamenti Sociali, Associazione Cercasi un fine, Associazione Incontri, Centro Studi Bruno Longo, FOCSIV, Fondazione Lanza, Il Regno, Istituto di formazione politica Pedro Arrupe