attualitaLa famiglia è la prima comunità in cui la persona si trova a vivere e da cui riceve la prima educazione. Essa incide sulla personalità del bimbo ancor prima che nasca, come ci ricorda il bellissimo testo di Friedrich Holderlin: “Il più lo può la nascita e il raggio di luce che al neonato viene incontro…”. Come i genitori hanno parlato di lui e come lo hanno aspettato o non l’hanno aspettato crea l’ambiente in cui il bimbo vivrà le sue prime esperienze fondamentali per la sua formazione e per il suo rapporto con la realtà che lo circonda. Ma l’affetto che riceverà sarà sempre finalizzato alla sua crescita personale e sociale? Molto dipende da come l’amore è vissuto dalla coppia genitoriale. Oggi si dà moltissima attenzione agli affetti sganciati dalla dimensione di compito, di giustizia, di lealtà, perché si riducono gli affetti a pure emozioni e non a relazioni. Il CISF ha condotto un’indagine su un campione rappresentativo di 4053 unità ed ha pubblicato il 12° Rapporto: “La relazione di coppia oggi. Una sfida per la famiglia”. In esso ha esaminato le coppie italiane ponendo per la prima volta una questione di grande portata: il fatto che il senso e il futuro della coppia dipendono dal grado di riflessività dei partners e della relazione della coppia.

La ricerca distingue fra le coppie in cui l’amore si basa prevalentemente sulle emozioni e i sentimenti, e le coppie in cui l’amore consiste nella cura delle relazioni, quella sponsale e quella genitoriale intrecciate fra loro. Le prime sono chiamate coppie aggregative, perché sono sostanzialmente aggregazioni di individui che cercano la realizzazione del proprio sé attraverso la relazione; qui la relazione è un interesse prevalentemente orizzontale fra i partners, quasi una proiezione delle singole individualità. Le seconde sono chiamate coppie generative, non solo perché desiderano più figli e si prendono maggiormente cura delle relazioni intergenerazionali, ma essenzialmente perché vivono la famiglia come un intreccio fra la relazione orizzontale di coppia e la relazione verticale della genitorialità, al punto che, in questi casi, si può dire che sono i figli che generano e realizzano la coppia; la coppia viene all’esistenza e diventa matura perché la relazione orizzontale si completa e si fonde con quella verticale delle generazioni. Nella famiglia ciascuno è se stesso mentre accoglie totalmente l’altro ed impara che la libertà non consiste nello spezzare i legami, ma nel vivere con autenticità i legami veri.

Graziella Baldo