“Da circa 8 mesi, dei cinesi hanno avviato lo sfruttamento anarchico del legno nella regione di Kasomeno, a 150 km a nord di Lubumbashi (sud della Repubblica Democratica del Congo)” denuncia l’Osservatorio diocesano sulle risorse naturali di Kilwa-Kasenga. Particolarmente preso di mira è il legno umukula, il cui “cuore” è molto pregiato. “Ogni giorno”- afferma il comunicato vengono inviati in Cina, attraverso Dar es Salaam (Tanzania), almeno quattro grandi camion riempiti di questo legno di grande valore. Il taglio del legno avviene in modo anarchico, tanto è vero che zone intere della foresta sono completamente decimate”.

“Di fronte all’ampiezza della distruzione della biodiversità in disprezzo della legge congolese, le denunce della popolazione locale sono state finora messe a tacere. In effetti, questo gruppo di cinesi è sostenuto da persone che affermano appartenere alla famiglia presidenziale” afferma il comunicato. “L’Osservatorio sulle risorse naturali della diocesi di Kilwa-Kasenga denuncia questo sfruttamento anarchico della foresta e invita le istituzioni competenti a mettervi fine. Condanna il saccheggio spudorato della ricchezza nazionale da parte di stranieri appoggiati da complici congolesi. Chiede, infine, che la foresta di Kasomeno sia protetta contro i predatori, per il bene della popolazione indigena” conclude il comunicato.

(L.M.) (Agenzia Fides 4/8/2012)