Don Stefano Culiersi, Argia Passoni, Don Davide Baraldi, Elisabetta Lippi, Franco Prodi, Leonardo Becchetti in collegamento da remoto

Bologna, 15 maggio 2022

L’ultimo appuntamento del Ciclo “Dall’io al noi”, promosso dalla Fraternità Francesana Frate Jacopa con la Parrocchia S.Maria Annunziata di Fossolo, con piacere ha allargato il “noi” alle Acli Provinciali di Bologna, nella collaborazione per la programmazione dell’incontro sul tema della transizione ecologica, per interrogarci sui necessari percorsi personali e comunitari da mettere in campo in questo nostro tempo davvero inedito.
Il tema di stringente attualità per i risvolti sulla salute, sulla giustizia climatica, economica, sociale, e dunque sulla pace con il creato e tra tutti i popoli, è stato indagato con il prezioso apporto del fisico e climatologo Prof. Franco Prodi, su “Cambiamenti climatici e ecologia integrale” e dall’economista Prof. Leonardo Becchetti su “Transizione ecologica integrale: Economia civile e comunità energetiche”.
Dopo aver ringraziato per il Patrocinio del Tavolo Diocesano per il Creato, Argia Passoni ha introdotto l’incontro dando spazio ai Saluti, innanzitutto di Don Davide Baraldi, Vicario episcopale per il laicato, la famiglia e la custodia del creato (vedi riquadro p. 12) a cui ha fatto seguito il Messaggio inviato dalla Dott.ssa Anna Lisa Boni, Assessora del Comune di Bologna per la transizione ecologica, Segretaria Generale di Eurocities e referente per la candidatura di Bologna a “Città carbon neutral”, un saluto richiesto per l’indispensabile interazione con le istituzioni in spirito di attenzione partecipe per il bene comune (vedi riquadro p. 13).
Ha introdotto il primo relatore Elisabetta Lippi del Consiglio Provinciale delle Acli di Bologna in sostituzione della Presidente Chiara Pazzaglia, impossibilitata ad intervenire per gravi problemi famigliari. Oltre all’impegno del Prof. Prodi come scienziato e docente universitario, mi piace ricordare – ha sottolineato Lippi – che proviene da una famiglia che ha profuso per tanti anni un impegno altissimo sia scientifico che politico, due ambiti strategici per la transizione ecologica.
Dopo aver sottolineato il momento cruciale per le scelte, il Prof. Prodi ha evidenziato con dati scientifici innanzitutto come ci siano ragioni astronomiche e astrofisiche dei cambiamenti climatici, facendo percepire la complessità del tema.
L’uomo compete con la natura nella produzione di particelle, interagisce, e il passaggio che alimenta in modo esponenziale questa interazione si ha nel 1700 quando l’uomo diventa “uomo industriale”. Tutto questo arriva a produrre in due secoli la situazione più drammatica in tutta la storia del pianeta terra. E la protezione del pianeta impone un approfondimento, facendo attenzione sia al catastrofismo che al negazionismo. La verità è che la conoscenza del sistema clima non è ancora a livello tale da poter produrre previsioni che possano vincolare a scelte guidate dal potere politico.
Laudato si’ impone di fare delle riflessioni che coinvolgono anche la fede e l’atteggiamento rispetto al pianeta. Siamo al cuore del problema – ha proseguito il relatore – con il n.23 della Laudato si’: “Il clima è un bene comune di tutti e per tutti; è un sistema complesso in relazione con molte considerazioni essenziali per la vita umana”. Ognuno è chiamato a prendere coscienza della necessità di cambiamenti di stili di vita per combattere almeno le cause umane che producono danni irreparabili al pianeta. È un momento drammatico dell’umanità, anche se dobbiamo vederlo spaziato nei prossimi secoli. Dobbiamo arrivare ad una sobrietà energetica e prepararci a vedere quali sono i problemi, quali sono i vantaggi delle rinnovabili e la possibilità di produrre beni in un quadro compatibile.
A conclusione Elisabetta Lippi ringrazia per il punto di vista rigoroso, un apporto scientifico che aiuta a riflettere su questo variegato tema della transizione ecologica, e propone un altro passo di Laudato si’ sul quale ci possiamo incontrare tutti: “La cultura ecologica non si può ridurre a una serie di risposte urgenti e parziali ai problemi che si presentano riguardo al degrado ambientale, all’esaurimento delle riserve naturali e all’inquinamento.
Dovrebbe essere uno sguardo diverso, un pensiero, una politica, un programma educativo, uno stile di vita e una spiritualità che diano forma ad una resistenza di fronte all’avanzare del paradigma tecnocratico” (LS 111).
La parola passa immediatamente al Prof. Leonardo Becchetti, docente di economia politica che, con Stefano Zamagni e Luigino Bruni, ha messo in campo l’economia civile – sottolinea Argia Passoni –, al tempo stesso dando vita, con un impegno profuso ad ampio raggio, a molteplici iniziative tra le quali Next (nuova economia per tutti), assieme ad un intenso lavoro per le Settimane sociali come componente del Comitato Scientifico sia nella preparazione sia nella continuità di azione per la loro attuazione.
Rimandiamo alle pagine successive per la sua relazione “Transizione ecologica integrale. Economia civile e comunità energetiche” che in un quadro sintetico, a partire dal “principio di precauzione”, ha messo in evidenza come ci sia la possibilità formidabile di una “energia” di pace attraverso il cambiamento di fonti di produzione e ha portato in presenza con forza il tema della cittadinanza attiva. Al centro il tema del bene comune che deve essere in sintonia con l’interesse profondo della persona: non si può disgiungere infatti il senso del vivere dal tema economico. L’importanza straordinaria della Dottrina Sociale della Chiesa, messa in luce in particolare con il paradigma dell’ecologia integrale – guida all’indispensabile discernimento – e con il tema della “ricca sobrietà”, che permette di ritornare alle motivazioni profonde e generative della nostra vita.
Il saluto di Don Stefano Culiersi (vedi riquadro p. 18) ha concluso il ricco incontro richiamando ad aprire gli orizzonti della nostra cura: dalla cura del nostro giardino a fare del mondo un giardino per tutti.
A cura della Redazione

Il video completo del Convegno è rintracciabile
sulla pagina youtube Fraternità Francescana Frate Jacopa

 

SALUTO DI DON DAVIDE BARALDI

Buona sera a tutti. Sono qui assieme a Marco Malagoli con cui condividiamo la responsabilità e la conduzione del Tavolo diocesano per la custodia del creato che il Vescovo Zuppi ha voluto come modo riconoscibile di riflessione e di lavoro della Chiesa di Bologna su questi temi.
Proprio perché è costituito come “tavolo”, non come “commissione” o “ufficio”, ha lo scopo in realtà di essere una entità porosa, entità aperta, per valorizzare, intercettare e dare risalto a tutte le iniziative di valore che su questi temi – ecologia integrale in particolare – vengono svolte. Sapevamo già di questo percorso “Dall’io al noi”. Quando c’è stata anche l’occasione di valorizzare questo incontro di alto profilo, ovviamente abbiamo aderito con il Patrocinio. Abbiamo avuto piacere che la Chiesa di Bologna fosse ufficialmente e istituzionalmente rappresentata, proprio perché è perfettamente nella logica del Tavolo, che il più possibile valorizza gli eventi sul territorio.
Da parte mia ringrazio. La transizione ecologica sappiamo bene tutti che è una questione importantissima e delicatissima sia dal punto di vista delle urgenze, sia dal punto di vista del metodo e dei passaggi.
Quindi c’è veramente bisogno di approfondirla con qualità e competenza,
Saluto anche da parte del Vescovo che mi ha espressamente chiesto di farlo.

Don Davide Baraldi
Vicario episcopale per il laicato, la famiglia e la custodia del creato

Trascritto dalla viva voce

SALUTO DELLA DOTT.SSA ANNA LISA BONI

Buon pomeriggio a tutti e tutte. Vorrei davvero ringraziare la Sig.ra Passoni per avermi invitata a contribuire a questo bellissimo momento che avete organizzato oggi.
Non posso purtroppo essere lì con voi in presenza per motivi familiari ma sono estremamente onorata di potervi mandare un breve messaggio di saluto.
Stiamo vivendo un periodo molto complesso con tante crisi ed emergenze che si sovrappongono una sull’altra e che ci fanno riflettere sulle nostre responsabilità in tutto questo in quanto esseri umani.
In queste ultlme settimane di guerra ho ripensato ad un manifesto che Einstein e Russel sottoscrissero nel 1955 insieme ad altri scienziati e filosofi che invitava i leader dei governi nazionali d’Europa e del mondo a mantenere la pace e a ricordarsi della loro umanità. Questo manifesto è ancora d’attualità viste le diverse guerre oggi in corso nel mondo e persino in Europa e a queste si è aggiunta anche la guerra che stiamo facendo al nostro pianeta. Gli ultimi rapporti ci danno un’evidenza tremenda della crisi climatica e della responsabilità umana in tutto ciò, e purtroppo ancora molti di noi fanno fatica ad accettare questa triste realtà. Per questo motivo il ruolo delle comunità come le vostre è importantissimo per creare voglia di capire, consapevolezza, coscienza e conoscenza, e soprattutto per sviluppare il senso di responsabilità dell’Io per il Noi. Se consapevoli della realtà e di come poter contribuire a migliorarla, potremo generare speranza. E i nostri giovani hanno bisogno di speranza.
Il Comune insieme alle sue partecipate e all’Università di Bologna ha deciso di cogliere la sfida della neutralità climatica al 2030, venti anni prima del quadro europeo. È una missione che porteremo avanti insieme ad altre 99 città europee perché dalle città è possibile accelerare la transizione. La maggior parte della popolazione vive qui, e il cambiamento deve partire da qui. In quanto enti pubblici ci siamo impegnati per fare la nostra parte in termini di transizione energetica ed arrivare a consumare meno, a produrre energia da fonti rinnovabili, a decarbonizzare il nostro trasporto pubblico e via dicendo. Abbiamo un programma molto ambizioso ma chiaro. Ed abbiamo bisogno che le comunità locali credano con noi che questa sfida è possibile. Lo faremo insieme, attraverso un contratto climatico con la città e con gli altri livelli di governo. Sarà un impegno serio e concreto.
Io sono convinta che questa missione potrà ridarci speranza e spero vi unirete a noi su questo cammino difficile ma estremamente motivante.
Vi ringrazio e resto a vostra completa disposizione per ulteriori riflessioni e soprattutto proposte di azione.
Buon lavoro 

Dott.ssa Anna Lisa Boni
Assessore al Comune di Bologna

Il Cantico
ISSN 1974-2339
Pubblicazione riservata