Esperienza | ilcantico.fratejacopa.net

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La vita mi ha mostrato il suo confine
forse a farmi comprendere la sua essenza,
di quanti orpelli l’uomo la rivesta
e l’inutil, che ama, creda vita.

Vita è trovarsi soli nel dolore
e sentire che c’è chi per te piange.

Vita è vedere attorno tanto buio
e sapere che Dio nel buio vede.

Vita è sentire minime le forze
e aver vicino chi si fa tuo braccio.

Vita è gustare che non hai più niente
e tutto ti vien dato in un abbraccio.

Vita è sentirti pieno di paura
e avere la tua mano nella sua.

Vita è dormire anche un giorno intero
sapendo che qualcuno il tuo silenzio
protegge con la sua lieve presenza
e se apri gli occhi cogli il suo sorriso.

Vita è il lieve bussar dell’infermiere
e la gioia profonda del dottore
che entusiasmo e perizia hanno condotto
a combattere e vincere la sfida.

Vita è vedere il giovane imbarazzo
di chi contempla il dubbio della morte
ora sciogliersi innanzi al mio sorriso
e rimandare a me nuova speranza.

Vita è saper che quando ancor la morte
mi si avvicinerà senza ritorno
non sarà una cosa sconosciuta,
ma, come amica, mi aprirà una porta
per introdurmi al tempo che non muore.

Ho solo un desiderio: usare bene
il tempo che mi è dato, nell’amore,
sì ch’io possa, nel giusto mio momento,
tuffarmi nell’abbraccio del Signore.

Bologna, 28 gennaio 2011

Angela un anno fa era in pellegrinaggio in Terra Santa insieme alla Fraternità Francescana Frate Jacopa. Ripercorrendo con gioia profonda e interiore i luoghi della Passione di Cristo, Angela avvertì i primi segni della malattia che, precisamente un anno dopo, l’avrebbero ricogiunta al Signore nella morte. Durante questo pellegrinaggio ella ricevette il “dono” di essere unita a Cristo nella Sua Passione redentrice. Il modo in cui Angela assunse poi nella sua carne i patimenti che mancano alla crocifissione di Cristo, come è di tutto il dolore del mondo, hanno reso questo suo calvario un’autentica testimonianza di fede consolatrice per i suoi famigliari e per tutti noi che abbiamo avuto la gioia di conoscerla e di condividere con lei quel memorabile viaggio in Terra Santa. Oggi tutti insieme la pensiamo beata nella Gerusalemme celeste.