Presentazione della Mostra sull’Ecologia integrale ai Responsabili delle Aggregazioni Laicali
(Bologna, 25 novembre 2023)

Perché una Mostra sull’Ecologia Integrale?
Il Tavolo Diocesano per la Custodia del Creato ha sentito la necessità di pensare alla elaborazione di una Mostra, una Mostra itinerante, innanzitutto perché il tema della custodia del creato non è una questione tra le tante.
Siamo sommersi da molti problemi e rischiamo di sottovalutare questo aspetto fondamentale. Quando parliamo di custodia del creato, parliamo di qualcosa che attiene profondamente alla nostra fede: siamo figli di un Dio creatore e Padre che ci ha voluti partecipi del cammino di creazione. Ci ha voluto protagonisti del suo disegno di amore per tutti gli uomini e per tutte le creature. Dunque siamo davanti a un dono grande da riconoscere e curare per il bene di tutti e per tutte le generazioni secondo la sua “grammatica” di amore. E’ in gioco una conversione profonda al suo progetto. Non a caso la Chiesa ci parla di “conversione ecologica”, parte integrante del nostro processo di conversione.
Oggi siamo certamente in una situazione complessa, difficile, ma da otto anni abbiamo avuto la grazia di avere tra le mani il tesoro della Laudato si’, che proprio col principio dell’ecologia integrale ha aperto un cammino luminoso, ponendo al centro l’indispensabile rapporto tra i diversi saperi, tra dimensione scientifica e dimensione spirituale per affrontare il problema ambientale, il problema economico e il complesso problema sociale.

Quanto di tutto questo è passato nelle nostre realtà?
Da alcuni anni il Tavolo del Creato ha offerto varie sollecitazioni a partire dalla Piccola Guida a Nuovi Stili di vita, con momenti diocesani in particolar modo nel Tempo del Creato, assieme a eventi di studio presso la Facoltà Teologica dell’Emilia Romagna, ma tutto questo non è riuscito ad avvicinare varie realtà zonali, parrocchiali, associative. La Mostra ci è sembrata una possibilità di farci prossimo in maniera discreta alle varie comunità per aiutare a far emergere il desiderio di approfondimento e di interazione costruttiva nel territorio e con tutti gli uomini di buona volontà. Certo una Mostra non può fare miracoli ma può aiutare a porci in comunione per un cammino più consapevole.

Come è impostata la Mostra?
Per l’impostazione abbiamo avuto un aiuto provvidenziale dal Documento “La nostra casa comune” promosso dal Dicastero della Santa Sede per lo Sviluppo Umano Integrale, uscito proprio a febbraio 2023 mentre stavamo decidendo l’impostazione della nostra mostra. Un Documento frutto della collaborazione tra il Dicastero e l’importante Centro Ambientale di Stoccolma SEI e dunque impostato sulla interazione tra dimensione spirituale e dimensione scientifica secondo il principio dell’Ecologia integrale: “Tutto è connesso, tutto è in relazione”.
Obiettivo della Mostra è “informare, dare speranza, stimolare il dibattito e l’azione”.
La Mostra presenta una serie di pannelli a partire da alcuni pannelli introduttivi che richiamano motivazioni e modalità della custodia del creato, evidenziando l’intima connessione tra custodia del creato e pace e giustizia (ascolto del grido dei poveri e del grido della terra). La sfida che abbiamo di fronte è una grande sfida, ma gli strumenti sono nelle nostre mani. Dunque spetta a noi metterli in pratica!
Dopo questi pannelli introduttivi la Mostra prosegue con due pannelli per ogni argomento scelto:
• il primo con immagini del tema, proposto sempre a partire da Laudato Si’, nonché dai dati davvero drammatici che emergono in questo nostro tempo dell’Antropocene;
• un secondo pannello inquadra poi brevemente “Cosa deve cambiare” e il “Metterci in azione” sia sul piano personale che comunitario; il tutto presentato in una forma stimolante per rendere attive le persone, molto ben finalizzata anche a quella crescita di coscienza civile indispensabile per sollecitare gli organismi pubblici al cambiamento di rotta.

I temi dei pannelli:
“Il nostro pianeta”
“Il nostro clima” “La nostra acqua”
“La nostra aria”
“Il nostro cibo”
“I nostri consumi”
“Il nostro futuro condiviso”.

A questo proposito vediamo insieme qualche piccolo esempio. Il primo lo prendiamo dal Pannello dedicato al Cibo. Troviamo espressa qual’è la situazione con attenzione ad un fatto che ci interpella fortemente: si sprecano 1/3 degli alimenti, mentre aumenta la fame nei 70 paesi più poveri del mondo.
Quali le cause? Il modo in cui produciamo e consumiamo cibo (da un lato un’agricoltura intensiva, dall’altra un consumo distruttivo di risorse). Ne deriva un sistema insostenibile.
Cosa deve cambiare? Sul piano generale: superare l’attuale modello di agricoltura con agricoltura sostenibile. Sul piano personale: evitare sprechi di cibo e scegliere diete con meno latticini e carne.
Mettiamoci in azione: Mi fermo solo al piano personale. “Mentre condividiamo il pane di vita eucaristico, come rispondiamo ai tanti che muoiono di fame?”
Un altro esempio del “Mettiamoci in azione” lo possiamo desumere dal pannello relativo all’Aria:
• Considera come i nostri stili di vita contribuiscono all’inquinamento;
• “Riduci le emissioni usando mezzi pubblici e bicicletta, camminando e migliorando l’efficienza energetica di casa tua e della tua comunità;
• Ti interessi ai piani di mobilità della tua città? Partecipi ad azioni per promuoverne la sostenibilità?”.
A completamento della Mostra abbiamo aggiunto a questi primi 17 pannelli un focus sul tema “Mare di plastica” e sul tema dell’Impronta, che le nostre scelte pubbliche o private lasciano sul pianeta, un punto chiave per invertire la rotta:
1. Impronta ecologica
2. Impronta idrica
3. Impronta digitale e social
4. App utili
Non è facile infatti rendersi conto di quanto il nostro consumare, vestire, viaggiare, usare strumenti digitali, servirsi della plastica, lasci un’impronta sulla terra e nei mari.
Infine abbiamo una sezione della Mostra tutta speciale che ci parla di futuro “La Laudato Si’ spiegata ai bambini”, esito di una straordinaria iniziativa coordinata da Suor Mara Borsi – pedagogista, docente presso la FTER – che attraverso un lavoro che ha interessato 1400 bambini, 30 scuole dell’infanzia e elementari e 34 insegnanti di religione, ha portato a diventare protagonisti i bambini stessi con i loro lavori. Nella Mostra è stata inserita solo una piccola selezione dei loro lavori, dove si coglie la preziosità del far nascere lo stupore e la meraviglia per il creato. I bambini davvero percepiscono che “Il mondo canta un amore infinito”!

Laudate Deum
A mostra predisposta abbiamo avuto il regalo dell’Esortazione apostolica Laudate Deum, che ridà valore e spessore a quanto proposto con la Mostra.
Innanzitutto richiamando l’urgenza della responsabilità: l’assunzione di responsabilità da parte di ciascuno e di tutti. E di una responsabilità che si traduce nel prendersi cura, riconoscendo il dono della creazione che il Signore ha voluto affidare alle nostre mani, perché possa risplendere anche col nostro contributo la meraviglia della fraternità che ci lega tutti, uomini e natura.
La responsabilità di mettere in atto tutte le risorse spirituali per passare dalla cultura dello scarto e dell’abbandono dei più deboli alla cultura della cura in un processo di transizione ecologica alimentata da una vera conversione personale e comunitaria, facendo la nostra parte con tutti gli uomini di buona volontà.
Rileggere la Mostra alla luce della Laudate Deum sarà davvero interessante e soprattutto fruttuoso se metterà in atto rafforzato il desiderio di perseguire “la conversione dei cuori, dei nostri stili di vita e di una consapevole partecipazione civile”, per quella trasformazione necessaria a rinnovare il nostro abitare il mondo, da fratelli.
Dalla Inaugurazione della Mostra è emerso il desiderio di approfondire. È un altro piccolo miracolo che dobbiamo accogliere e curare per quanto possibile, aiutandoci di Zona in Zona, a crescere in un operoso rendimento di grazie al Signore!

Argia Passoni
(Tavolo Diocesano per la Cura
del Creato e nuovi stili di vita)

Dall’immagine emerge un altro esempio del come “Metterci in azione”, assumendo
l’iniziativa proposta dal WWF nelle quattro articolazioni: per i cittadini,
per le aziende, a livello internazionale e per il governo italiano.
E determinante comprendere che entro il 2030, la quantità di plastica in mare
potrebbe superare il numero dei pesci. Così viene uccisa la vita marina e
le plastiche entrano nella catena alimentare umana

 

Laudate Deum è un’opera che ci ricorda il nostro compito di custodi della creazione divina e ci spinge a lavorare per un mondo migliore per tutti. Siamo invitati a lodare Dio attraverso le nostre azioni quotidiane e a mettere in pratica i valori dell’amore, della giustizia e della solidarietà. È un messaggio di speranza e di impegno che ci unisce come comunità globale e ci incoraggia a costruire un futuro più luminoso per le generazioni a venire.

“Il mondo canta un Amore infinito, come non averne cura?” Laudate Deum

Il Cantico
ISSN 1974-2339
Pubblicazione riservata