Convegno “La via della misericordia” – Roma 30 aprile-1 maggio 2016
Note dalla relazione di p. Josè Antonio Merino, Ofm

A completamento dello Speciale, iniziato nel Cantico n.5/2016 con le relazioni del Dott. Alessandro Gisotti “Comunicare la misericordia. La lezione di Francesco” e di S. Em. Card. Velasio De Paolis “Misericordia e conversione”, diamo di seguito una traccia sintetica dell’interessante contributo offerto dal francescanista p. J.A. Merino (Pontificia Università Antonianum), mentre nelle pagine a seguire è pubblicata integralmente la relazione di p. Martin Carbajo Núñez “La misericordia come virtù civile” che ha concluso l’incontro portando l’attenzione sulla rigenerazione sociale della misericordia.

Locandina-molto-piccola1-208x300Nel proporre il tema della misericordia nella prospettiva dell’umanesimo francescano P. Merino ha preso come riferimento nella prima parte la vita di S. Francesco come è tramandata dalle Fonti, dove la parola misericordia ha una consistenza straordinaria, e nella seconda parte alcune linee del pensiero francescano di S. Bonaventura e di Giovanni Duns Scoto.
Il relatore ha innanzitutto evidenziato come la vita di S. Francesco sia in definitiva una incarnazione continua della misericordia, a partire dallo sguardo del Crocefisso di S. Damiano, di fronte al quale il centro dello sguardo di S. Francesco cambia completamente. S. Francesco fa esperienza dello sguardo come purificazione del suo spirito. Era smarrito, si sentiva peccatore, si sente perdonato, accolto. Un riflesso di questa esperienza di trasformazione profonda lo troviamo nella splendida “Lettera a un ministro” (FF 235) dove, al ministro che ha problemi coi suoi frati, S. Francesco indica la misericordia come “vera obbedienza” da parte del Signore e come amore senza pretesa “che per te diventino cristiani migliori”, concludendo con l’appello ad operare misericordia attraverso “lo sguardo e il perdono”: “E in questo voglio conoscere – dice la Lettera – se tu ami il Signore ed ami me suo servo e tuo, se ti diporterai in questa maniera, e cioè: che non ci sia alcun frate al mondo, che abbia peccato, quanto è possibile peccare, che, dopo aver visto i tuoi occhi, non se ne torni via senza il tuo perdono, se egli lo chiede; e se non chiedesse perdono, chiedi tu a lui se vuole essere perdonato. E se, in seguito, mille volte peccasse davanti ai tuoi occhi, amalo più di me per questo: che tu possa attrarlo al Signore; ed abbi sempre misericordia per tali fratelli (FF 235,9-11).
Non solo le parole ma i gesti di Francesco parlano di misericordia, basti pensare all’incontro con il lebbroso in cui Francesco riesce ad accogliere il negativo, si ferma, si avvicina e abbraccia; e nel suo Testamento indica questo momento come l’inizio della sua conversione “il Signore mi condusse tra essi e usai con essi misericordia”. Ancora, la metafora del lupo e l’episodio dei briganti di Monte Casale rivelano la sapienza di una pedagogia progressiva di attenzione e di cura propria dell’usare misericordia poiché la conversione è graduale. La visione francescana del mondo e della vita è ottimistica perché tutte le cose sono buone. Tutto è stato creato rivestito di misericordia. È il rendimento di grazie che sale dal Cantico delle Creature.
P. Merino ha poi evidenziato alcuni tratti della scuola di pensiero francescano, delineando in particolare attraverso S. Bonaventura e Duns Scoto, la visione ottimistica della vita rispetto ad una negatività che separava corpo e spirito, una visione cristocentrica, una visione teologica trinitaria, paradigma dello stesso vivere sociale, e soprattutto una antropologia relazionale, con tutto ciò che ne consegue in termini di alterità, di dignità della persona e fraternità.
L’umanesimo francescano è un umanesimo dalle porte aperte. In un secolo di gerarchizzazione, con tutto ciò che questo implica di conflitto e di esclusione, S. Francesco cerca di trattare con tutti, di parlare a tutti, sentendosi fratello di tutti. A tutti egli annuncia la ineffabile misericordia del Signore delle misericordie. E ci rimanda, ha concluso il relatore, a rimettere in circolazione questo umanesimo, del rispetto, dell’accoglienza, dell’amabilità, della cortesia, della benevolenza, della tenerezza, della simpatia, della cura e della letizia.

A cura di Argia Passoni


libro merino
Francescanesimo e mondo attuale: stile di vita francescana. Miscellania in onore di José A. Merino Abad, ofm, Edizioni Antonianum, Roma 2016, pp, 676.
Si tratta di un omaggio della Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Antoniana al Prof. José Antonio Merino per i lunghi anni di servizio a favore della Facoltà e dell’Università. Il volume può essere richiesto alle Edizioni Antonianum.